Il Molise rischia di rimanere una Regione deserta mentre la politica continua a litigare con se stessa. E i cittadini continuano a prendersela con essa ma senza responsabilizzarsi seriamente per cambiarla.
I dati emersi ieri sono questi dal 2014 la Regione ha perso 12.584 residenti e l’ultimo dato dell’Istat parla di 3.476 residenti in meno, 600 in più rispetto al 2018.
Nella pratica vuol dire che ogni anno il Molise perde un comune.
Ma intanto i politici della maggioranza di centrodestra continuano a litigare al loro interno. Cercando di trovare una quadra che in realtà non c'è. La notizia dell' ultimora é che Berlusconi avrebbe consigliato a Toma di prendersi tempo fino a settembre per le modifiche agli assetti di Giunta.
Intanto i dissidenti gli hanno chiesto di esprimersi al massimo entro giovedì. Intanto un altro dato è che nessuno, almeno per oggi, ha annunciato l' appoggio esterno. Le riunioni di maggioranza sono serrate. Ieri sera c'è stata la Giunta Regionale e oggi, presumibilmente alle 14, si incontreranno in consiglio per continuare a discutere di assetti politici.
Il polo civico che inizialmente era di 6 persone sembra essersi già disgregato. Gli appoggi interni a Forza Italia per ora fanno salvo anche il posto di Roberto Di Baggio insieme a quello di Nicola Cavaliere. Non si cede invece sulla sostituzione di Marone che dovrebbe cedere il passo o ad Aida Romagnuolo o a Quintino Pallante.
Ma i giochi sono ancora tutti da farsi. Intanto i cittadini molisani a queste notizie mediatiche si ribellano. Chiedono di andare al voto senza appello. Forse sarebbe questa la vera soluzione.
Bisogna vedere come però. Perché é facile dire: basta dobbiamo votare. E poi però alla resa dei conti sono gli stessi molisani a scegliere sempre le stesse persone.
Ricordiamo che il voto regionale porta con se le preferenze. Quindi i molisani possono impegnarsi e scegliere in prima persona il cambiamento politico. Non basta rivotare e lasciare sempre la stessa classe dirigente al comando.
Perché poi il risultato è sempre lo stesso. Cittadini e giovani che vanno via. E un Molise sempre più povero e deserto. Ma la responsabilità è di tutti, non solo della politica.