Un progetto che coinvolge la costa molisana. Si tratta di vera inclusivitá, non di quella che finisce in un post dei social network.
Parliamo della segnaletica del futuro. Che sarà presente nei comuni di Petacciato (dove l' iniziativa è stata presentata), Montenero di Bisaccia e Campomarino. L' idea è nata grazie al presidente dell' Itria Molise, Dino Angelaccio, insieme alla ex tutrice dei minori e consigliera regionale Nunzia Lattanzio.
Si tratta di segnaletica stradale inclusiva per i disabili e per le persone che arrivano da Paesi di diversa confessione religiosa rispetto a quella dominante in Italia.
Cartelli di 70 per 10 centimetri su un piedistallo inclinato di 30 gradi, alti massimo 80 centimetri.
Sono leggibili anche da chi è costretto in carrozzina. Ma soprattutto sono in braille e quindi fruibili anche dai non vedenti.
La questione è finita anche sul Corriere della Sera, dove hanno raccolto le dichiarazioni di Angelaccio.
«Perché preoccuparsi di realizzare una segnaletica soltanto in Braille, quando lo conosce appena il 10 per cento delle persone non vedenti?». Ed ancora: «Il diritto alla bellezza è qualcosa di universale e passa dall’accessibilità ».
Le informazioni sono riportare in italiano, inglese, arbereshe (Campomarino è uno dei quattro Comuni molisani di origine albanese, ndr), ebraico e arabo, è presente anche il braille - occorre ricordare che l’intera iniziativa rientra nel progetto europeo «Tourism4All», con il Molise capofila nella promozione di una rete di destinazioni turistiche accessibili, sia per la destagionalizzazione che per l’inclusione sociale, e coinvolge ben quattordici partner, sette italiani ed altrettanti croati.