Soluzione drastica per il canile abusivo di Poggio Sannita. L'assessore regionale Di Sandro ne dispone la chiusura immediata.
Il canile di Poggio Sannita, che da anni si trova al centro di polemiche legate all’illegalità della struttura (posta peraltro sotto sequestro amministrativo e mai definitivamente smantellata) ed alle condizioni in cui versano i 120 cani ivi ospitati, sarà finalmente dismesso. Nel corso dell’ultima seduta di Giunta Regionale, infatti, si è deciso di approvare il “Piano operativo ed economico per lo svuotamento, la chiusura definitiva e la sistemazione dei cani della struttura abusiva” che consentirà, in un unico intervento, di smantellare la struttura ed assicurare la cura e la collocazione dei cani per il tramite di associazioni animaliste riconosciute e che hanno già dato disponibilità a collaborare.
Il Piano operativo, proposto dall’ASReM e voluto fortemente dall’Assessore alla Sanità Di Sandro, consentirà di risolvere, definitivamente, il problema, inserendosi nel più ampio Piano triennale di contrasto al fenomeno del randagismo che l’Assessore intende portare avanti per dare una risposta concreta alla problematica.
DICHIARAZIONI DELL’ASSESSORE
L’annosa questione legata la canile di Poggio Sannita sembra volgere al termine. Grazie ad un’azione sinergica, che ha visto impegnati Regione Molise, Ministero della Salute, ASReM, Forze di Pubblica Sicurezza ed Associazioni animaliste, si è riusciti ad approntare un Piano Operativo prontamente esecutivo che sia in grado di disporre, in un unico intervento, la chiusura del canile e la collocazione degli “ospiti” presso strutture adeguate.
Sono soddisfatto per essere riuscito a dare una risposta definitiva alla questione che, ormai da molti anni, aveva avuto risonanza sia sui media locali che nazionali. La struttura, infatti, era già da tempo stata posta sotto sequestro amministrativo, ma non si era riusciti a disporre un programma che consentisse la dismissione della stessa e la contemporanea salvaguardia degli animali che ospitava.
Adesso grazie anche al reperimento di circa € 130.000,00 da parte della struttura regionale, si potrà contare su un’azione perentoria che, da un lato, scriva la parola fine sulla vicenda e, dall’altro, consenta di porre le basi per quel “lavoro di squadra” che dovrà costituire il futuro della lotta al fenomeno del randagismo.
Sono convinto che solo trovando un modus operandi sinergico ed un atteggiamento pienamente collaborativo tra le diverse istituzioni operanti nel settore si potrà raggiungere la soluzione più idonea per assicurare sia agli animali un trattamento rispettoso delle normative di settore ed ai concittadini la risoluzione della questione.
Un primo passo è stato fatto, mi auguro, per il futuro, di poter continuare lungo la via di lavoro tracciata.