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Giuramento di insediamento del sindaco di Agnone. Il discorso: Sentiamoci obbligati non solo a decidere, ma anche a spiegare le nostre decisioni.

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Ieri 10 ottobre primo consiglio comunale a Agnone dopo le elezioni. La seduta ha seguito il seguente ordine del giorno:

1.  Esame delle condizioni di candidabilità, eleggibilità e compatibilità e convalida del Sindaco e dei Consiglieri Comunali eletti.

2.  Giuramento del Sindaco ai sensi dell’art.50 del D.Lgs. nr.267 del 18.8.2000.

3.  Comunicazione da parte del Sindaco delle avvenute nomine dei componenti della Giunta e del Vice Sindaco.

4.  Nomina Commissione Elettorale Comunale ai sensi degli artt.12 e 13 del D.P.R. 20.3.1967, nr.223 come modificati con D.L. 3.1.2006, nr.1.

5.  Nomina consiglieri comunali componenti della Commissione comunale per la revisione ed aggiornamento Albo Giudici Popolari.

6.  Istituzione Commissioni Consiliari e nomina componenti."

Dopo il giuramento Daniele Saia, il sindaco ha pronunciato il seguente discorso

 

“Stasera iniziamo a scrivere un nuovo paragrafo della lunga storia democratica del nostro paese. Credo che ognuno di noi senta l’emozione e la responsabilità legati all’incarico che, con ruoli diversi, ci troviamo a ricoprire grazie alla fiducia che ci hanno accordato i cittadini di Agnone. Fiducia che dobbiamo meritare e onorare innanzitutto in quest’aula con le azioni e con gli atti che andremo a produrre.

Questo nuovo inizio non può che essere pieno di entusiasmo sia per chi non è la prima volta che entra in questa aula e ben conosce le forme e i contenuti della dialettica democratica consiliare, sia per coloro che siedono in Consiglio comunale per la prima volta e, devono svolgere un compito che forse è uno dei più importanti della società: si tratta infatti di deliberare e dunque di scegliere  la strada che Agnone dovrà percorrere nei prossimi anni.

Per un così alto obiettivo abbiamo bisogno dell’apporto di tutti: della freschezza dei giovani come dell’esperienza dei meno giovani, dell’idea di paese in cui si riconoscono i consiglieri di maggioranza come pure del ruolo di controllo, di proposta e di pungolo dei consiglieri che siedono nei banchi dell’opposizione.

Archiviate le asprezze, inevitabili, della campagna elettorale, mi auguro che non siano le barricate preventive a definire le relazioni all’interno del Consiglio. Se lo vogliamo, insieme possiamo inaugurare una nuova fase in cui al dovere dell’ascolto da parte della maggioranza corrisponda un’opposizione costruttiva e leale, ispirata sempre a quel fine condiviso che è l’interesse generale della nostra amata comunità.

Essere capaci di pensare e progettare il futuro: credo sia questa la richiesta fondamentale che i cittadini rivolgono alla politica. Quest’aula è chiamata dunque a immaginare l’Agnone dei prossimi decenni, ha il mandato di dare una prospettiva, un orizzonte alle famiglie inquiete per l’avvenire dei propri figli, agli anziani preoccupati dal declinare delle forze, ai giovani che studiano o che cercano un’occupazione, alle aziende che vogliono crescere, a quelle in difficoltà. Non basta amministrare il presente.

Il quotidiano, come ben sappiamo, è quello di una pandemia che ha travolto il nostro modo di vivere come uno tsunami e che oggi chiede alla nostra comunità uno sforzo di resilienza supplementare.

 A questo proposito credo che la politica – quella comunale, come quella nazionale ed europea – debba lavorare non per il ritorno alla normalità, ma per il raggiungimento di un nuovo equilibrio, più avanzato del precedente.

I valori e i progetti che hanno riunito la coalizione di governo Nuovo Sogno Agnonese attorno a un programma saranno la nostra bussola e la nostra agenda: tradurla in azioni concrete è una questione di coerenza, di serietà, di responsabilità nei confronti di coloro che hanno creduto in noi e che hanno rimesso con  fiducia nelle nostre mani  le loro paure e le loro speranze.

Le questioni da affrontare nei prossimi anni sono davvero numerose e in particolare mi riferisco al tema sanità e ponte sente ma anche alla messa in atto di progetti importanti come la SNAI e il GAL. Di fronte a questi compiti in noi, nella Giunta e – sono certo – anche in questo Consiglio, a prevalere non deve essere lo smarrimento, ma semmai l’entusiasmo.

Perché, nonostante le difficoltà – che saranno tante e diverse e inaspettate – sappiamo che la strada è quella giusta e che Agnone  ha l’intelligenza, la tenacia, la capacità organizzativa per percorrerla fino in fondo.

Credo però che non possiamo pensare di intraprendere questo cammino da soli sarà necessario tornare a dialogare e a confrontarsi con i comuni dell’Altomolise dell’Altovastese e del nuovo aggregato territoriale che ricade nella SNAI, per far sentire la voce di un territorio di area interna che ormai soffre da molti anni in modo da indirizzarne le politiche e i provvedimenti.

Nei prossimi anni, stare accanto alle persone che resistono, alle famiglie, ai lavoratori, alle partite Iva, agli imprenditori sarà la nostra missione. Credo che se terremo sempre presente questo proposito, trovando il modo di superare le strettoie legate alle risorse, scarse per definizione, o alle procedure, diventate purtroppo da tempo nemiche del risultato, riusciremo non solo a interpretare al meglio il significato della parola politica, ma anche a stringere un nuovo patto con i cittadini.

Governare e governare bene non basta. Crediamo nelle nostre idee, ma non rinunciamo mai all’ascolto e alla sfida della partecipazione.

Sentiamoci obbligati non solo a decidere, ma anche a spiegare le nostre decisioni.

Siamo corretti e trasparenti, per non dare alibi a un’antipolitica del rancore e dell’odio a cui non intendiamo in alcun modo rassegnarci.

Cerchiamo di tenere sempre aperta la porta del dialogo per meritarci la fiducia di chi ha scelto che  fossimo qui  stasera, in quest’aula. 

A Noi tutti buon lavoro, sempre a servizio della Nostra Agnone“.

 

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