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Mutilato il pino che ostacolava le antenne

Disboscamento selvaggio nella pineta comunale di Schiavi di Abruzzo

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SCHIAVI DI ABRUZZO - Non solo inquinamento elettromagnetico, ora anche disboscamento selvaggio all’interno della pineta comunale “Rotonda” a Schiavi di Abruzzo.

La segnalazione alla nostra redazione è arrivata da un lettore che sta trascorrendo le ferie nel piccolo centro montano del Vastese. Durante le sue passeggiate mattutine ha notato che un grosso pino, che sorgeva rigoglioso a ridosso di una delle tante antenne ospitate all’interno della Rotonda, era stato brutalmente amputato della parte terminale. Non parliamo di qualche centimetro alla punta del pino, ma di un taglio che ha interessato circa metà della pianta. Il troncone di quattro o cinque metri di lunghezza è stato abbandonato nelle immediate vicinanze. Sul fusto dell’albero sono evidenti i segni di un’incisione realizzata con una sega. Successivamente l’albero deve essere stato tirato mediante l’utilizzo di un cavo. Oggi il rigoglioso pino si mostra decapitato, amputato dei quattro o cinque metri finali. Perché uno scempio del genere? Secondo le prime indiscrezioni circolate pare che il movente del disbocamento selvaggio sia legato all’installazione di nuove apparecchiature elettroniche. All’interno della pineta comunale di Schiavi infatti, ed è già questo un evidente paradosso, sono installate diverse antenne per tv, radio e telefonia. Una fonte di inquinamento elettromagnetico proprio all’interno di un’area verde, dove anziani e bambini vanno a passeggiare. Nelle scorse settimane l’Arta, l’Agenzia regionale per l’ambiente, ha certificato, nero su bianco, che i valori di inquinamento elettromagnetico superano abbondantemente i valori massimi consentiti dalla legge. Il Comune non ha ancora fornito alla stampa e dunque all’opinione pubblica i dati rilevati dall’Arta. Nel frattempo su una delle gigantesche torri di acciaio della Rotonda pare stiano installando altri ripetitori o antenne. E quel pino, oggi decapitato, deve aver dato fastidio alle nuove apparecchiature elettroniche. Un bel taglio e il problema è risolto, anche se brutalmente e forse in violazione della normativa vigente in materia. Chi ha materialmente operato il taglio e da chi è stato autorizzato? Il Comune è stato informato? E la Forestale? Tutte domande che giriamo direttamente al sindaco del paese, Luciano Piluso, al quale rinnoviamo anche l’invito a fornire alla stampa locale i dati relativi all’inquinamento elettromagnetico, quelli certificati dall’Arta. In attesa, restiamo a disposizione del sindaco per eventuali precisazioni.
 

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