SAN PIETRO AVELLANA. Fino al 31 agosto si può visitare gratuitamente e senza prenotazione l’Osservatorio Astronomico provinciale altomolisano, posto sulla strada montana tra Capracotta e San Pietro Avellana, poi dal primo settembre occorrerà prenotare sempre telefonando al n. 335-7802583. Basta giungere possibilmente tra le ore 20 e le 20,30 davanti a questa ex casa cantoniera, dove si è accolti assai cordialmente dal direttore dell’Osservatorio, dr. Claudio Amicone, e dall’astrofilo Luca De Cesare, i quali spiegano le stelle e le costellazioni con grande entusiasmo e professionalità, con dovizia di particolari e di suggestioni, facendo ricorso anche alla mitologia e ai sistemi antichi di navigazione marina. Probabilmente, si potrà vedere passare pure la stazione orbitante internazionale che attraversa questa parte di cielo ogni ora e mezza circa. Potrà essere una emozione in più.
Perché sì, di emozioni si tratta, principalmente. In particolare quando un telescopio elettronico mobile, posto a lato della strada, farà vedere assai ravvicinati pianeti come Saturno (quello con i cerchi attorno al suo equatore) e Marte. Ancora emozioni quando nella sala del planetario De Cesare spiegherà con foga e passione il nostro sistema solare, la storia e la struttura dell’universo, con le stelle che nascono e muoiono come qualsiasi essere vivente. Le emozioni si moltiplicano sulla cupola semiaperta, dove il grande telescopio fisso scruterà il cielo per mostrare galassie lontane miliardi di anni luce o galassie che si sono “appena” (cioè milioni di anni fa) scontrate e se ne possono constatare gli effetti. Si torna a casa dopo quasi tre ore di immersione spaziale. Un “bagno di umiltà” dinanzi ad un universo di cui la mente umana non riesce ancora a considerare adeguatamente le inarrivabili dimensioni misurate in decine di miliardi anni-luce.
L’Osservatorio Astronomico travalica, così, il suo essere una struttura semplicemente didattica, diventando addirittura un luogo religioso e di culto, quasi una chiesa, poiché si perviene a riflessioni tali da contemplare la sacralità dell’esistenza, del tempo e dello spazio. A tale proposito, ecco cosa ha scritto recentemente un visitatore all’avvocato Raffaele Mauro, che ha voluto e inaugurato nel 2005 tale Osservatorio, quando era presidente della Provincia di Isernia: “Grazie per aver dotato il territorio altomolisano di una così importante struttura che lo qualifica attaendo anche turismo di qualità e che serve anche dal “punto di vista” morale e religioso in quanto può mostrarci quanto siamo minuscoli e quasi insignificati in tutto questo infinito universo, mentre invece perseveriamo caparbiamente ad essere arroganti e fin troppo supponenti ed aggressivi l’un l’altro, tralasciando il bene comune, senza alcuna lungimiranza, senza escatologia!”.
Il direttore Claudio Amicone è ottimista sul presente e sul futuro dell’Osservatorio, dal momento che le presenze sono in continuo e lusinghiero crescendo, sia come numeri (circa tremila i visitatori nell’arco dell’anno e oltre mille nel solo periodo estivo di luglio ed agosto), sia come provenienza (da ogni parte d’Italia e persino dall’estero) e sia come personaggi (nelle scorse settimane, ad esempio, hanno firmato il registro d’ingresso la deputata Sabrina De Camillis, il generale dell’esercito Carlo Cisbani, alcuni ambasciatori di passaggio o in villeggiatura tra Molise e il vicino Abruzzo, nonché consistenti comitive di appassionati dei Rotary e dei Lions).
L’Università delle Generazioni, che giorni fa ha partecipato con un proprio gruppo, ha voluto omaggiare il direttore Amicone e l’astrofilo De Cesare con il “Medaglione di Agnone” (coniato dalla bottega artigiana D’Aloise su disegno dell’artista Filippo Catolino) proprio come riconoscimento per l’avvolgente professionalità, la grande passione e la squisita gentilezza che li anima verso i visitatori, i quali restano incantati sia per la speciale esperienza che per l’ospitalità.