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"Il trapianto mi ha fatto scoprire lo sport"

La testimonianza di Eleonora Corona, l'atleta teramana che parteciperà al I trofeo di atletica Aido - Città di Agnone

redazione
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AGNONE. E’ la storia di Eleonora Corona che commuove e crea emozioni durante la conferenza stampa indetta dall’Atletica Agnone per la presentazione del primo trofeo ‘Aido – Città di Agnone’ che si svolgerà domenica 26 agosto.  Lei che dice “senza trapianto non avrei mai scoperto lo sport” fa passare in secondo ordine tutto il resto. Ha un sorriso per tutti Eleonora, trapiantata di cuore a 19 anni, quando lottava che ne aveva sei.
Da Teramo a Padova per il viaggio della speranza. L’intervento riuscito, poi la riabilitazione, dura, intensa ma con la grande volontà di non mollare mai come un traguardo da tagliare. E finalmente una scoperta unica: lo sport. La corsa, i 3000 e i 1500 metri.  I mondiali di Goteborg con la nazionale trapiantati. Quasi un sogno. Una fiaba a cui lei ha sempre creduto. Una scoperta che le ha regalato “un’energia pazzesca”, come ammesso nella sala consiliare del Comune di Agnone - ieri mattina - davanti occhi sbarrati. “Eleonora è un inno alla vita – sottolinea Giovanna Cerimele, presidente della locale sezione Aido che si appresta a festeggiare i 20 anni di attività – siamo fieri di averla conosciuta. Oggi la sua presenza e la sua testimonianza sono un insegnamento importante e ci danno un ulteriore carica per proseguire la nostra missione nel campo delle donazioni”. Ad applaudirla visibilmente emozionati anche i due testimonial della manifestazione. Non due qualsiasi, ma l’azzurro di volley Stefano Patriarca e la pluricampionessa di maratona, Marcella Mancini. Applausi scroscianti anche per Giovanni Labbate, vero deus ex machina della stracittadina di 9 e 3 chilometri che attraverserà principalmente il centro storico più bello del Molise.  “Non è assolutamente un ripiego al trofeo Valle del Sole scomparso per mancanza di fondi” tiene a rimarcare il presidente dell’Atletica Agnone che promette la presenza di almeno due kenioti di fama e altri atleti trapiantati.  “Sarà una vetrina per far conoscere le nostre bellezze architettoniche a persone che arriveranno da fuori regione”, ribatte l’assessore allo Sport del Comune di Agnone, Pino Attademo. In aula anche il primo cittadino, Michele Carosella che annuisce, al pari dei responsabili dell’oratorio Giovanni Paolo II, Germano Masciotra e Mario Mastronardi, impegnati quotidianamente per strappare i bambini dalle insidie della strada. “Lo facciamo con il cuore” ammettono entrambi. Sport e sociale, questa volta Agnone ha fatto centro. Unica nota stonata la totale assenza di tv locali che hanno snobbato l’evento. Peccato, avrebbero potuto raccontare la vigilia di un evento particolare. Non il solito, ma speciale … 

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