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Patriarca: "Senza l'infortunio mi sarei giocato un posto alle Olimpiadi"

Il centrale di volley agnonese confessa: "Ci proverò ancora tra quattro anni"

redazione
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AGNONE. “Credo che se non avessi subito l’infortunio al mignolo mi sarei giocato a pieno titolo la possibilità di andare alle Olimpiadi di Londra”.
Stefano Patriarca, lo sportivo per eccellenza del Molise altissimo, replica così ai cronisti che gli chiedono come effettivamente sia andata.
“Dovevo partire per la World League (antipasto gustoso ai giochi a cinque cerchi), ma purtroppo in allenamento ho subito questa frattura al mignolo che ha compromesso il tutto”. L’appuntamento dunque rimandato in Brasile? “Quello che posso dirvi è che torno sul campo più arrabbiato di prima. Voglio riprendermi quanto negatomi quest’estate”.
Duecentocinque centimetri di altezza, un nuovo contratto con Latina in A1, Stefano Patriarca spiega il perché ha accettato di fare il testimonial alla manifestazione di atletica. “Solitamente - afferma - non presto il mio nome a simili eventi, ma quando c’è di mezzo il mio paese, la mia terra e in questo caso il sociale, lo faccio volentieri e lo farò anche in futuro”.
Un messaggio agli amministratori locali. Infine su quel che sarà il prossimo campionato, Patriarca conclude. “Latina ha allestito un’ottima squadra, non ultimo l’arrivo di Alberto Cisolla (sette scudetti alle spalle, ndr), la società ambisce a stare tra i primi tre quattro posti. Poi c’è la Coppa Cev e per me sarà la prima esperienza in Europa alla quale voglio presentarmi al meglio”.
Parola di gigante buono.

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