SCHIAVI DI ABRUZZO - Altro che siccità e crisi idrica, l’acqua scarseggia solo perché viene dispersa a causa delle condutture colabrodo. L’ennesima conferma arriva da Schiavi di Abruzzo. Nei giorni scorsi una ditta esterna che lavora per conto della Sasi, il gestore unico del servizio idrico, è intervenuta per riparare alcune condutture e, come per magia, l’acqua è tornata a scorrere nei rubinetti delle abitazioni. Il razionamento idrico ha interessato sia Schiavi centro, con l’erogazione sospesa di notte, che le frazioni. E proprio nelle contrade si sono registrate le situazioni più critiche, con casi limite in alcuni quartieri di Tavarena dove l’acqua corrente è stata assicurata solo per qualche ora al giorno. Nei giorni scorsi, finalmente, ruspe e operai sono entrati in azione e hanno sistemato le condutture di uscita di alcuni serbatoi. Pare che i tubi fossero completamente ostruiti. L’acqua potabile, quindi, non scarseggiava affatto, ma andava semplicemente dispersa, mentre i rubinetti di Taverna restavano a secco per giorni, proprio a cavallo del Ferragosto. Uno scandalo, quello delle tubature colabrodo e della dispersione idrica, che non fa nemmeno più notizia tanto ci si è abituati. I cittadini continuano a pagare, la Sasi ad intascare, l’acqua ad essere sprecata.