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Manifesto funebre per annunciare la morte di un'azienda agricola

redazione
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AGNONE - "Senza i conforti del Comune di Agnone e della Cia il giovane imprenditore agricolo Giangiacomo Menchinelli annuncia alla cittadinanza la morte della propria azienda agricola e la cessione delle amate capre".

Non è uno scherzo, ma il testo di un manifesto funebre affisso in paese dal giovane imprenditore agricolo in questione.

A commento dei manifesti, che hanno suscitato un certo clamore in città, Danilo Di Nucci dichiara: "Non conosco direttamente questa persona ma ne ho sentito parlare più volte molto bene e credo che tutti, ad Agnone, provino ammirazione per lui. Di conseguenza è per questo motivo che un manifesto del genere fa male. Per investire da noi, infatti, ci vuole coraggio, fortuna e un pizzico di follia. In poche parole (e passatemi il termine), ci vogliono le palle. Rispetto ad altre zone più fortunate, il nostro è un territorio difficile: sono difficili i collegamenti, è difficile il clima e, soprattutto, sono difficili le persone. È per questo motivo, quindi, che coloro che investono andrebbero tutelati forse anche più del dovuto. Non conosco quello che è successo ma è ovvio che l’affissione di tale manifesto sia un atto dettato dall’esasperazione. Ormai la vicenda è stata resa pubblica e, di conseguenza, l’amministrazione comunale ha il dovere di fornire spiegazioni. È un dovere che deve compiere nei confronti della cittadinanza e non certo per gossip: si sta parlando della chiusura di un’attività produttiva e di una possibile responsabilità dell’ente. Badate bene che il mio non vuole certo essere un attacco politico: è semplicemente una richiesta di chiarezza perché, a questo punto, il cittadino ha il diritto di conoscere la realtà dei fatti".

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