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La casta molisana restituisca i soldi delle indennità ai cittadini, come fece Pannella

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COSTI della politica: in Molise, come altrove, si continua a mangiare alla faccia dei contribuenti.

Adesso la misura è colma. Davvero non c'è limite alla vergogna in questo povero ed inutile, ma costoso Molise. L'intero paese Italia è alle prese con la più grave crisi economica del dopoguerra e in Molise la casta che scalda le poltrone del Consiglio regionale che fa? Aumenta gli stanziamenti di denaro pubblico, cioè nostro, di chi paga le tasse, per il funzionamento dell'ente.

La denuncia è arrivata dalla Uil. Altrove si cerca di ridurre i costi della politica, in Molise non solo non si riduce, ma si spende addirittura di più. Cose dell'altro mondo. Se non fosse drammaticamente reale e scandaloso, sarebbe addiruttura comico.

L'indagine del Servizio Politiche Territoriali della Uil sui costi della politica, ha infatti evidenziato che  l'aumento più consistente negli stanziamenti del 2012, in termini percentuali, si registra proprio in Molise con il 15,3% rispetto all'anno precedente. In valori assoluti, si parla in Molise di 4,8 milioni di euro in più per far funzionare l'inutile ente Regione, cioè il Consiglio e la Giunta. A livello pro capite il costo ammonta a 257 euro per ogni contribuente. Cioè ogni molisano spende, nel 2012, 257 euro, di tasca propria, attraverso le tasse, per far stare comodamente seduti sulle poltrone i consiglieri e gli assessori regionali. 

La regione, quella reale, fatta da gente che lavora e suda per sopravvivere, è sul lastrico: aziende chiuse, lavoratori in cassa integrazione o peggio licenziati dall'oggi al domani. La desolazione più totale. E i politici, la cosiddetta classe dirigente molisana, che fanno? Spendono 4,8 milioni di euro in più di soldi pubblici per mandare avanti il carrozzone Regione, tra l'altro con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Il significato della parola vergogna non basta a descrivere questa situazione.

Alla luce della denuncia della Uil, due cose restano da fare: o la Regione smentisce, carte alla mano, di aver speso addirittura di più dello scorso anno mentre i molisani stentano a sopravvivere, oppure, ammesso che la casta molisa abbia ancora un briciolo di dignità e di senso civico, i congilieri e gli assessori vadano in piazza e restituiscano ai legittimi proprietari, cioè ai molisani, i soldi delle indennità di carica. Quanti sono? Quanto prende un consigliere regionale molisano? Diecimila euro al mese? Ci campano quindici famiglie per un mese con quei soldi. In un sussulto di moralità e di dignità, la casta molisana faccia un gesto di giustizia sociale: restituisca il denaro ai molisani. Pannella e i radicali, nel nemmeno troppo lontano 1997, lo fecero: in piazza a restituire agli italiani i soldi del finanziamento pubblico ai partiti. Esiste in Molise un consigliere regionale, di qualsiasi partito, di destra, di centro o di sinistra, che abbia le palle, mi si passi l'espressione, per fare questo? Crediamo di no. Per questo il nostro appello rimarrà un semplice esercizio di scrittura. Scommettiamo?

 

PS: Chi firma è residente in Abruzzo, dunque non prenderebbe comunque nemmeno un centesimo.

 

 

 

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