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Polo scolastico, privati offrono terreno per realizzare la struttura

Marcovecchio (Agnone Rinasce): "Ma il Comune fa orecchie da mercante"

redazione
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AGNONE. C’è una nota che dal 23 luglio giace sulla scrivania del primo cittadino di Agnone, Michele Carosella. Una missiva indirizzata all’Amministrazione da due cittadini che offrono la soluzione in merito alla realizzazione del nuovo polo scolastico finanziato dalla Regione Molise con 2,3 milioni di euro. E’ quanto rivela il consigliere di minoranza del gruppo ‘Agnone Rinasce’ Lorenzo Marcovecchio.

“Due cittadini, proprietari di un terreno sito a ridosso del centro abitato, chiedono tramite una nota che fosse vagliata anche la loro opzione per la realizzazione della struttura – scrive Marcovecchio -. Il terreno avrebbe tutte le caratteristiche richieste, e cioè: una vasta superficie complessiva con possibilità di realizzare parcheggi  e/o punti di raccolta in caso di evacuazioni improvvise, ha un alto indice di edificabilità, una configurazione pianeggiante , una piena esposizione ai raggi solari, è posto su una delle strade di accesso della cittadina (permettendo anche vie di fuga), è dotato di tutti i servizi urbanistici, è situato a poche centinaia di metri dal centro abitato, facilmente raggiungibile a piedi.
Tutte queste caratteristiche, però,  non sono state tenute in considerazione – prosegue il consigliere di opposizione -. Anzi: l’intero testo racchiuso nella nota non è stato preso in considerazione atteso che i due proprietari aspettano ancora una risposta, fosse anche negativa, dall’Ente.
Come già ripetuto la ristrutturazione della scuola elementare ‘F.A. Marinelli’ di Maiella rappresenterebbe una buona soluzione, forse anche da un punto di vista sentimentale, per il problema che si è posto. Purtroppo, però, con i fondi a disposizione e con le indicazioni forniteci tale scelta non è percorribile.
Perché, allora, non valutare ipotesi alternative? Perché non prendere in considerazione proposte economiche di gran lunga vantaggiose, che non comportano spese né a livello di sbancamento né a livello di urbanizzazione né, tantomeno, accordi con altri Enti con i quali, il più delle volte, si rischia di perdere di vista quello che è il fine ultimo della trattativa.
Non voglio pensare – aggiunge l’avvocato agnonese - che dietro questo atteggiamento ci siano beghe di natura politica montate solo per criticare i fondi messi a disposizioni o le prescrizioni imposte. Così come non voglio pensare che la soluzione fornita su un piatto d’argento dai due cittadini agnonesi non venga presa in considerazione perché non partorita all’interno della giunta.
Mi auguro, pertanto - conclude - che al più presto venga presa una decisione che faccia si che gli scolari possano studiare in edifici la cui sicurezza sia certificata da tecnici e non da firme apposte, sotto la propria responsabilità, da rappresentanti legali di Enti.
Voglio sperare che in questa scelta si tenga conto anche della soluzione citata che, ad oggi, rappresenta l’unica percorribile sotto ogni punto di vista. Non rischiamo di perdere, come già successo per quelli destinati alle frane ed acquedotti rurali, anche questi contributi. Non ce lo possiamo permettere”.

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