Partecipa a Alto Molise

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Accorpamento Provincia di Isernia, Monaco: La morte di un territorio

Condividi su:

Con l’accorpamento della Provincia di Isernia si decreta la morte definitiva di un intero territorio
Da sempre mi sono dichiarato favorevole all’abolizione delle province, Enti obsoleti, grossi carrozzoni che aggravano i costi della politica,  con funzioni risicate e senza fondi. Per tali motivi ho partecipato anche alla raccolta delle firme  affinché in Parlamento si discutesse di una proposta di legge per la totale abolizione di tutte le province italiane, prevedendo nel contempo un nuovo riassetto istituzionale locale che tutelasse tutte le esigenze dei territori.
Invece con decreto legge, con la  cosiddetta SpendingReview  è stato sancito, tra l’altro,  l ‘accorpamento della provincia di Isernia con quella di Campobasso decretando la fine di un territorio che per una moltitudine di ragioni già soffre di vari mali, disoccupazione, emigrazione giovanile, crisi aziendali,  spopolamento delle aree montane e più disagiate, viabilità fatiscente, sanità ridotta ai livelli minimi assistenziali, dimensionamenti scolastici penalizzanti,  programmazione economica inesistente. Un territorio già senza futuro, che oggi viene colpito definitivamente a morte  per effetto di una norma aberrante, di dubbia costituzionalità, imposta da un Governo tecnico non legittimato dal voto popolare. Una scelta  adottata allo scopo di punire gli italiani con l’austerity che unitamente ad una decantata ma inesistente crescita,  sono risultate devastanti, con una maggior diffusione della povertà, polarizzando la ricchezza sempre più nelle mani di pochi, specialmente a favore di ricchi banchieri.
In questo contesto si inserisce anche il provvedimento, iniquo per il modo in cui è stato impostato, che riguarda la provincia di Isernia perché  non tiene conto dell’impoverimento ulteriore del territorio isernino conseguenza della perdita della circoscrizione provinciale quale sede di molte istituzioni statali, tra cui quelle deputate alla sicurezza e all’ordine pubblico che usciranno fortemente ridimensionate se questa iniqua norma dovesse giungere alla sua concreta applicazione, con grave pericolo di infiltrazioni malavitose.
L’effetto immediato e micidiale sarà l’emigrazione di centinaia di famiglie da un territorio già povero, con  pesanti ricadute sulla economia provinciale disastrata da una crisi che non conosce fine.
Oggi difendere la provincia di Isernia non significa difendere la provincia intesa come Ente territoriale, ma significa difendere una economia, significa difendere un territorio stanco di vedere emigrare i giovani, stanco di essere penalizzato sol perché più piccolo. Significa voler mettere un freno alla povertà dilagante, significa, infine, mantenere livelli di vivibilità di un sistema che crollerà definitivamente come un castello di sabbia.Non è accettabile.
Sono favorevole ad un riassetto di tutte le istituzioni, anche delle province, ma in un contesto generale che interessi tutto il Paese Italia, a partire dal Parlamento fino a giungere al più piccolo Comune italiano. Diversamente mi sento di difendere sempre ed in ogni caso quel poco che ci è rimasto, compreso la nostra autonomia e la nostra identità.
Antonio Vincenzo Monaco

Condividi su:

Seguici su Facebook