Il 15 marzo, dopo un tavolo di trattativa affatto semplice, è stata raggiunta l’intesa per il rinnovo del CCNL Industria Cemento, Calce, Gesso e Malte per il triennio 2022/2024. Un’ipotesi di accordo che in queste settimane Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil stanno presentando nelle cementerie del Molise. Il 6 aprile è stata presentata ai lavoratori della cementeria ITALCEMENTI SPA di Guardiaregia dai sindacalisti Roberto D’Aloia (Feneal Uil), Massimiliano Rapone (Filca Cisl) e Luigi D’Ettorre (Fillea Cgil) dove all’assemblea si è registrata un’ottima partecipazione, sia quantitativa che qualitativa, con svariati interventi e l’approvazione finale all’unanimità . Un mandato chiaro ad approvare l’ipotesi di accordo e un attestato al buon lavoro fatto in sede di trattativa.
La pre-intesa presenta importanti novità , sia nella parte economica che in quella normativa. Da segnalare il sensibile aumento salariale di quasi 103 EUR al 2° livello – Area qualificata e di 119 EUR al 3° livello – Area specialistica (dove si addensa una grossa parte dei lavoratori) e di 138,55 EUR al 3° livello – Area concettuale. Incrementi anche delle contribuzioni per il Fondo pensione ARCO (previdenza complementare) e Fondo sanitario ALTEA (sanità integrativa), tutte a carico delle aziende. Inoltre si registrano sensibili miglioramenti anche sul versante dei congedi e del trattamento riferito alla malattia, con aumento del periodo di comporto per gravi malattie e l’eliminazione della differenza di trattamento economico basato sull’anzianità . Infine si aumenta la maggiorazione per il lavoro diurno a turni, la contribuzione aziendale per la mensa e l’indennità sostitutiva e il monte ore a disposizione delle RSU per svolgere la loro funzione. In definitiva, nella discussione serrata che si è avuta in assemblea, sia la parte economica, che quella normativa sono state molto apprezzate dai lavoratori, che però non hanno mancato di sottolineare come queste importanti conquiste, in particolare sul lato salariale, siano parzialmente se non del tutto compromesse dagli aumenti sensibili delle bollette e dei carburanti. Da questo punto di vista si sollecita un’azione più incisiva del sindacato a livello nazionale.