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Giovani per Agnone democratica e Pd agnonese: Chi li ha visti?

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Circa due anni fa ad Agnone si respirava un clima di rinnovamento politico. Un folto gruppo di giovani imposero all'attenzione della popolazione  le loro innovative istanze. 

Quel gruppo di giovani, quasi tutti studenti universitari, o  neo- laureati, si definivano  Giovani per Agnone Democratica, pertanto un gruppo sostanzialmente vicino al Partito Democratico, ma era un contenitore anche di altre anime. Promossero una serie di  interessanti iniziative sui diritti civili e non solo, parlavano di rilancio del  territorio altomolisano, di partecipazione diretta dei cittadini. Decisamente un nobile intendo. Nessun rinnovamento puo' essere operato se non con la partecipazione dei giovani, con la forza delle loro idee e con la richiesta di diritti per la loro e future generazioni. 

Le generazioni più anziane guardavano con interesse e fiducia a questo gruppo giovane e propositivo, rappresentavano il futuro del territorio che si opponeva ad un drastico spopolamento in atto.

Il gruppo dei giovani democratici giocarono anche un ruolo importante  nella elezione a sindaco dell'attuale, Daniele Saia, sostennero con convinzione la sua candidatura. Ma a distanza di quasi due anni da quella “primavera agnonese” il silenzio dei giovani democratici e del partito democratico stesso, crea un grosso rumore e imbarazzo, . Ci si chiede che cosa li ha ridotti al silenzio, era forse solo un fuoco di paglia?

 Le domande vanno alla giovane segretaria del PD del circolo Libero Serafini di Agnone e anche consigliera comunale di maggioranza, Michela Cerbaso, di cui si leggono le strampalate dichiarazioni su una fantasiosa interpretazione di una lettera Z disegnata da un graffita, su un muretto che delimita un pascolo di pecore nei pressi di Capracotta associato al  simbolo pro-Putin nell’invasione dell’Ucraina.

 Le pecore che pascolano nei pressi hanno avuto modo  di prenderne visione e a breve comunicheranno il loro parere. I simboli hanno la loro indiscutibile valenza, ma il luogo scelto dall'ipotetico graffita filo putin  non e' tra quelli piu visitati e non è l'ambasciata ucraina a Roma. Dalla segretaria di un partito gli iscritti probabilmente si aspettano altri tipi di riflessioni o proposte di rilancio per questo territorio che invoca aiuto,  e valutazioni anche sull'operato della sua giunta. Certo da consigliera di maggioranza diventa un po' complicato.

 Altrettante domande vanno al coordinatore dei giovani per Agnone democratica, Enrico De Simone,. Dove e' finito l'entusiasmo e la voglia di rinnovamento? Dobbiamo forse aspettare le elezioni per il rinnovo del governo regionale per vedere un nuovo fermento nella citta di Agnone da parte dei giovani Dem? 

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