Il 30 aprile scade il decreto del governo che contiene le restrizioni per contrastare la diffusione del Covid-19. L'ufficializzazione delle nuove regole sulle mascherine, in vigore dall'1 maggio, è arrivata con un'ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza
"È fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 per l'accesso ai mezzi di trasporto, per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo, nonché per gli eventi e le competizioni sportive che si svolgono al chiuso", si legge nell’ordinanza
Per i mezzi di trasporto, le mascherine Ffp2 sono obbligatorie per aerei, navi, traghetti, treni (interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità , autobus, trasporto pubblico locale o regionale, mezzi di trasporto scolastico
Obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche per i lavoratori, gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, incluse le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistite (Rsa), gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani
Nell'ordinanza si legge che "è comunque raccomandato di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico. Non hanno l'obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie i bambini di età inferiore ai sei anni, le persone con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina, le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non poter fare uso del dispositivo, i soggetti che stanno svolgendo attivitaà sportiva
L'ordinanza è effettiva a partire dall'1 maggio 2022 e "fino alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge 24 marzo 2022, e comunque non oltre il 15 giugno 2022"
Speranza ha firmato anche l'ordinanza di proroga al 31 maggio delle disposizioni per gli arrivi dai Paesi esteri. La novità riguarda il passenger locator form, che dal 1 maggio non sarà più necessario
Già nel pomeriggio il ministro della Salute Roberto Speranza aveva fatto sapere che alla Camera era stato "approvato un emendamento in commissione che prevede la proroga in alcuni ambiti dell'uso delle mascherine al chiuso: nei trasporti a lunga percorrenza e locale, gli ospedali e presidi sanitari, le rsa, tutti gli eventi in cinema e teatri e i palazzetti dello sport". Aveva poi annunciato l'ordinanza che farà da ponte fino alla conversione del decreto e che la mascherina sarà comunque raccomandata fino al 15 giugno
La scelta sui dispositivi di protezione era stata confermata anche dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa (in foto) che si era detto "soddisfatto del risultato raggiunto" e aveva affermato che "l'inizio di questa fase nuova è coerente con la responsabilità dimostrata dagli italiani che hanno imparato a convivere con il virus con grande consapevolezza. Un atteso messaggio di fiducia per i cittadini
Dopo l'approvazione da parte della commissione competente della Camera dei Deputati del decreto "fine stato di emergenza", il ministro della Salute Roberto Speranza ha quindi firmato l'ordinanza che recepisce il testo dell'emendamento sull'utilizzo delle mascherine al chiuso, come approvato dalla commission
La mascherina continuerà ad essere richiesta anche ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture sanitarie, socio sanitarie e socio assistenziali,
Costa aveva sottolineato che "in tutti gli altri luoghi di lavoro, senza distinzione tra pubblico e privato, la mascherina sarà solo fortemente raccomandata, così come ovunque ci sia il rischio di assembramenti, come ad esempio ristoranti, centri commerciali, negozi"

Non c'è ancora l'ufficialità , ma si attendono novità anche sul Green pass: dovrebbe rimanere come prova di avvenuta vaccinazione ma non sarà più obbligatorio per andare a lavoro, nei bar, ristoranti, mezzi di trasporto, eventi sportivi, feste e discoteche. L’unica eccezione dovrebbe essere per i lavoratori negli ospedali e nelle Rsa, a cui sarà ancora richiesta