L’ultima grande sovrana della storia resterà a lungo nel cuore della gente, e vicina solo agli occhi dei coraggiosi che hanno saputo sopportare una fila interminabile per renderle omaggio.
Il governo britannico infatti ha invitato oggi i cittadini a non mettersi in viaggio per Londra per poter dare l’ultimo saluto alla regina Elisabetta II: ormai la coda per sfilare davanti alla sua bara è cresciuta al punto che occorre attendere 24 ore prima di entrare a Westminster Hall dove riposa in attesa del funerale.
I riflettori del mondo torneranno sulle sue spoglie mortali lunedì 19 settembre, quando all'Abbazia di Westminster oltre 2.000 persone invitate si riuniranno per l’imponente cerimonia delle esequie. Tra queste, centinaia tra teste coronate e capi di Stato e governo.
Il Paese si fermerà per lutto nazionale, uffici e negozi saranno chiusi, e gli ospedali stanno già rimandando gli appuntamenti di routine.
Si calcola poi che milioni di persone si affolleranno lungo il Mall per assistere alla processione o guardare la cerimonia di commiato dagli schermi allestiti nei parchi. Londra intanto è blindata e invasa da migliaia di agenti: “Sarà la più grande operazione di protezione globale che la polizia di Londra abbia mai intrapreso”, ha confermato Stuart Cundy, vice commissario aggiunto della polizia metropolitana di Londra.
Oggi la veglia dei principi William e Harry, entrambi in uniforme, che hanno reso l'ultimo omaggio alla bara della loro nonna. I due fratelli erano accompagnati dai sei cugini, tutti i nipoti di Elisabetta II, esattamente come ieri il padre, re Carlo, si era unito ai suoi tre fratelli nella veglia alla madre.
Lunedì invece le porte dell'Abbazia di Westminster si apriranno alle ore 8 (le 9 in Italia) quando cominceranno a prendere posto le persone ammesse in chiesa ad iniziare da tre ore prima dell'inizio delle esequie, previsto per le ore 12 italiane.
Seguendo un cerimoniale rigidissimo e preciso in ogni minimo particolare, la regina sarà trasportata all'Abbazia sul carro armato che portò anche sua madre e suo padre ai funerali dalla Westminster Hall.
Si tratterà della cerimonia più imponente che la Gran Bretagna abbia vissuto dalla morte del primo ministro Winston Churchill nel 1965. Sono annunciate le presenze del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, del brasiliano Jair Bolsonaro, del francese Emmanuel Macron, del re di Spagna, Felipe VI, insieme a suo padre Juan Carlos I, ci saranno tutti i monarchi d'Europa, l'imperatore giapponese Naruhito con la moglie Masako, il primo ministro canadese Justin Trudeau e molti altri capi di Stato e di governo. Per l'Italia andranno il presidente Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura.
Dall’alba alle 8.30 le Guardie del Re terranno la loro veglia finale presso la bara di quercia della regina. Alle 10 il Big Ben suonerà gli ultimi rintocchi: da questo momento in poi, il martello della campana sarà coperto da uno spesso cuscinetto di pelle per attutire i suoi colpi per il resto della giornata, in segno di rispetto.
Alle 11.45 la bara della regina verrà trasportata all'Abbazia di Westminster, spostata su un carro militare trainato da giovani militari della Marina, invece dei cavalli.
La processione, guidata da re Carlo, insieme ai membri della Famiglia reale, sarà simile a quella già vista per il funerale della principessa Diana e del principe Filippo.
La cerimonia funebre in chiesa durerà un’ora esatta e sarà presieduta dal decano di Westminster e dall'arcivescovo di Canterbury.
Sarà trasmessa in diretta tv e si calcola che sarà seguita da milioni di persone in tutto il mondo: potrebbe diventare uno degli eventi dal vivo più visti nella storia. Al termine del servizio funebre, ci saranno due minuti di silenzio nazionale. La bara sarà quindi posta nuovamente sul carro militare, prima che il corteo funebre reale si sposti solennemente attraverso Parliament Square, Whitehall, Constitution Hill, The Mall e Buckingham Palace, per arrivare a Wellington Arch alle ore 14.
Da qui la bara verrà riportata a Windsor, il castello dove la regina trascorse gran parte degli ultimi anni della sua vita, fino alla sua ultima dimora, presso la Cappella di San Giorgio, dove arriverà alle 16.15. Elisabetta II sarà sepolta accanto al marito, il principe Filippo.
Inizierà dunque il servizio di benedizione finale della salma, condotto dal Decano di Windsor.
Prima dell’ultimo inno, la corona dello Stato imperiale, lo scettro e il globo verranno rimossi dalla bara dal gioielliere della corona. Quindi, alla fine del servizio, la bara verrà posta nella Royal Vault, vicino a quelle di suo marito, il duca di Edimburgo, i suoi genitori e sua sorella Margaret.
Alle ore 20 infine, re Carlo e i famigliari più stretti celebreranno un servizio funebre privato, dove il nuovo monarca spargerà terra sulla bara.
Ci sarà qualcuno che, più di chiunque altro, lunedì resterà con il fiato sospeso, in attesa di vedere che in uno dei più grandi eventi della storia moderna, tutto fili liscio come l'olio. È Edward Fitzalan-Howard, Earl Marshal (conte maresciallo d'Inghilterra), 18° duca di Norfolk. In qualità del suo titolo, a lui è affidato il compito di organizzare i funerali di Stato della regina, in linea con la tradizione della sua famiglia che organizza le cerimonie reali dal 1672.
La squadra che ha lavorato alla pianificazione del funerale è composta da ben 280 persone: considerata l’età di Elisabetta II, l’evento non li ha colti impreparati. Ma il duca ha sottolineato in queste ore che la pianificazione dell’evento è stata “piuttosto spaventosa”. Come è comune con i duchi di Norfolk (ma eccezionale all'interno dell'aristocrazia britannica), Fitzalan-Howard è un cattolico romano. Il duca ha fatto sapere che non si farà pagare neanche un penny per il lavoro svolto in questi anni.