AGNONE. L’Università delle Generazioni rilancia la proposta “Agnone città dei raduni” avanzata alle istituzioni, alle associazioni e alla società civile altomolisana nell’incontro pubblico del 31 ottobre 1996 mattina svoltosi all’Hotel Sammartino. Tale idea-progetto allora non fu recepita, ma oggi potrebbe essere almeno discussa, essendo ormai l’Alto Molise alle prese con una svolta epocale per la crisi che cambia quasi completamente l’assetto socio-economico anche di questa zona montana.
Una “Città dei raduni” potrebbe diventare un vero e proprio “eventificio” e contribuire così a rilanciare Agnone e dintorni. Tale eventificio consiste nel realizzare più raduni possibile ogni settimana, utilizzando le 52 settimane di cui si compone l’anno. Basterebbe vedere come fanno altre località italiane ed estere che sono, appunto, un continuo “eventificio” o “contenitore” dove si svolgono “eventi” posti in essere per attrarre gente che trascorra più giorni in quei luoghi e costituisca un ritorno non soltanto economico ma anche socio-culturale e persino pubblicitario. Alla lunga l’eventificio si autofinanzia, come dimostra la “letteratura turistica” legata a tali località. Inoltre Agnone è “città d’arte” ed è anche “gemma dell’Appennino” (come è stato evidenziato in modo promozionale dal giornalista Domenico Lanciano nel novembre 1989) e potrebbe divenire “capitale” di eventi originali. Infatti, Agnone, ad esempio, è già “capitale del fuoco” con l’evento della ‘Ndocciata nella duplice edizione dell’8 e del 24 dicembre. Infatti, una delle prime settimane potrebbe essere dedicata proprio al “fuoco” attorno alla ‘Ndocciata dell’8 dicembre di ogni anno, puntando pure nella migliore identificazione del “Museo del Fuoco” (cioè il circuito cittadino e territoriale costituito dalla Fonderia di campane Marinelli, dalla Mostra della ‘Ndocciata, dalle varie officine degli orafi, dei ramai, dei fabbri, ecc.) e potrebbe essere presenziato e sponsorizzato dalle multinazionali che fondano sul fuoco la loro industria, come Eni, Enel, Krupp, Ilva, Palazzetti e tante altre italiane ed estere. Ne beneficerebbero, oltre ai turisti, anche le scolaresche a fini didattici.
Ma la primissima settimana dovrebbe essere riservata al Raduno dell’Alto Molise e dintorni per discutere sul “che fare?” veramente e decisamente di queste nostre montagne. Proviamo ad immaginare le altre 50 settimane a quali raduni potrebbero essere riservate. Quattro potrebbero essere dedicate alle principali tappe astronomiche dell’anno terrestre: la settimana del solstizio d’estate (attorno al 21 giugno, con un apposito “Concerto d’Estate” che apra la stagione estiva e che abbia significato e riverbero internazionale come il Concerto di Capodanno a Vienna e Venezia, il Concerto di Natale in Vaticano, il Concerto di Ferragosto nelle montagne di Cuneo, ecc.), del solstizio d’inverno (21 dicembre), dell’equinozio d’autunno (21 settembre), dell’equinozio di primavera (21 marzo). E poi il raduno dei gemelli (proposto dalla giornalista Mary Buccieri), il raduno di coloro che hanno per cognome Agnone e D’Agnone, un raduno per ciclisti, medici, edili, paesi spopolati, avvocati e magistrati, detenuti, religioni, case-famiglia, confcommercio, confartigianato, ANCI, UPI, Regioni, coltivatori diretti, raduni equestri più diffusi (estendendo il modello Staffoli). Raduni spettacolari potrebbero essere quelli delle miss vincitrici di concorsi di bellezza, della “gente in divisa” come i militari (ad esempio gli ex-alpini in altomolise sono numerosi come i bersaglieri), la croce rossa, la protezione civile, ecc. Un raduno speciale potrebbe essere riservato agli “Amici di Agnone e dell’Alto Molise” dei quali si dovrebbe fare una apposita associazione collegata alle Pro Loco e ai Comuni. E poi ci potrebbe essere la settimana dialettale, quella scolastica, teatrale, gastronomica, ecologica, missionaria, politica, militare, musicale, ecc. E ancora: la settimana del libro, dei formaggi, dello sport (ad esempio la Maratona Sannitica che ogni agosto parta da Agnone dirigendosi verso un diverso comune dei dintorni come quella Fidal nel 1983 e 1984), dell’emigrazione, dei volontari, dei Cral, delle campane e dei campanari, parroci, dell’arte, dell’arte in divisa, raduni aziendali, sportivi, associativi, ecc.
E non bisognerebbe dimenticare l’altra attinente proposta di “Agnone, dove il Natale dura due mesi” (dal piccolo Natale del 21 novembre al dopo Epifania, quando oltre alla Mostra dei Presepi artistici potrebbero essere realizzati i caratteristici mercatini natalizi). Agnone città dei raduni significa anche fare di questa città d‘arte una “città-vetrina” … ovvero una “location” per film d’autore, per la moda, per i cortometraggi, per semplici “spot” o “video” promozionali. Ad esempio, il cantautore Riccardo Ceres (che nel 2011 ha fatto la colonna sonora del noto film “Mozzarella Stories”) ha chiesto di poter girare un suo “video-clip” dentro la fonderia delle campane. Un’utile alleanza con le agenzie pubblicitarie potrebbe far venire in Agnone e in Alto Molise numerose “troupes” per la produzione di spot televisivi e internet. Insomma, bisogna che “Agnone vada di moda” nei circuiti nazionali ed esteri dell’immagine e della comunicazione sociale il più possibile ed aprirsi allo stupore internazionale. In tal senso è necessario porsi pure il problema sul che fare delle centinaia di amenissime masserie disabitate disseminate in questo territorio, alcune delle quali acquistate da famiglie del centro-nord Europa e delle migliaia di caratteristiche case vuote dei borghi storici. Alto Molise in vendita?... Perchè no!