CASTIGLIONE MESSER MARINO - Sanità: altrove si taglia, amputando servizi, anche quelli essenziali; a Castiglione Messer Marino, invece, si investe e si inaugura l’unità di raccolta fissa dell’Avis.
Hanno rischiato di perdersi, ieri pomeriggio, tra i monti dell’Alto Vastese, i vertici della Asl, arrivando all’appuntamento con un’ora e un quarto di ritardo, ma alla fine sono giunti a destinazione e hanno tenuto a battesimo il nuovo ed attrezzato centro di raccolta di sangue dell’Avis.
«Un piccolo gioiello, un progetto che viene da lontano e che oggi diviene realtà», nelle parole, pregne di soddisfazione, di Colamartino, direttore della struttura trasfusionale. «E’ il primo distretto di base in tutto l’Abruzzo che apre le porte alla medicina trasfusionale. - ha continuato - Solo grazie a strutture come queste è possibile centrare gli obiettivi del reclutamento capillare, sul territorio, dei donatori e soprattutto della loro fidelizzazione». E’ la sanità che scende sul territorio, avvicinandosi ai pazienti, grazie alla disponibilità della Asl, ma soprattutto alla generosità dei donatori dell’Avis, coordinati a Castiglione e nei paesi limitrofi, dalla presidente, la pediatra Silvana Di Palma.  Presenti, per l’inaugurazione del centro di raccolta Avis, diversi sindaci del comprensorio, a partire dal padrone di casa, Emilio Di Lizia, il quale ha sollecitato la concessione di un medico per il servizio 118 già attivo presso il distretto di Castiglione. Richiesta immediatamente bocciata e respinta al mittente dal direttore sanitario Budassi. Il manager Zavattaro è tornato sul tema della sostenibilità del sistema sanitario regionale e nazionale. «Non dobbiamo spendere meno, - ha spiegato Zavattaro - ma dobbiamo utilizzare meglio le risorse a disposizione. Il nostro compito è garantire il servizio sanitario ai cittadini, ma solo se risponde al criterio dell’appropriatezza. In passato sono stati buttati molti soldi dalla finestra, oggi non è più possibile».                                           fb