AGNONE. Tutte le piccole scuole si definiscono una famiglia. Ma quest’unione di persone può chiamarsi famiglia quando, nella maggior parte dei casi, è chiamata a riunirsi solo per scopi lavorativi?
Per sfuggire a questo paradosso, per godere della compagnia altrui e creare un vero e proprio rapporto di amicizia il dirigente scolastico Tonina Camperchioli ha pensato, l’anno scorso, creare un evento ad hoc: un pranzo prima di Natale affinché docenti, rappresentanti dei genitori, e l'amministratore comunale e provinciale possano stare insieme al di fuori delle questioni lavorative.
Ieri, quindi, presso i locali dell’Istituto Alberghiero agnonese si è svolta la seconda edizione di questa neonata tradizione.
A partire dall’ingresso, dove due formali ragazze davano il benvenuto agli invitati, sembrava già di essere ad una serata di gala. Camminando lungo il corridoio, dando sguardi a destra e a manca, si scorgevano foto di concorsi vinti, piatti da far venire l’acquolina solo a guardarli; ebbene si, il corridoio dell’ingresso è un vero e proprio muro della vittoria.
Qualche metro dopo, vediamo altri ragazzi che ci invitano a lasciare nel loro guardaroba il cappotto. Scendiamo le scale e davanti ai nostri occhi si apre una sala immensa al centro della quale troneggia un grosso tavolo imbandito; una serie di piatti raffinati e curati fino all’ultimo dettaglio. Credeteci la voglia di assaggiare tutto era davvero tanta. Qualche attimo di attesa e tutti quanti trovano posto, la preside, quindi, può dare il benvenuto a tutti e con un bicchiere di spumante in mano ci racconta: “Tutti saprete che quest’anno scolastico non è iniziato molto bene. L’incidente del liceo ci ha davvero traumatizzati, ci ha innervositi. Tuttavia ci ha fatti conoscere meglio, ci ha resi uniti e ha creato un rapporto unico tra di noi. Ringrazio ancora una volta tutti per la collaborazione; ringrazio il qui presente sindaco Carosella per l’assistenza e l’assessore Tedeschi per l’aiuto. Ad ogni modo ci troviamo qui perché credo che questo momento di convivialità possa diventare una tradizione. Ci sono gli studenti, condizione sine qua non, che oggi ci delizieranno con la loro cucina e che ci hanno accolto con la loro professionalità. Vedo docenti, qualche moglie e qualche marito, vedo addirittura qualche figlio. C’è un rappresentante dei genitori, Don Onofrio, il sindaco, l’assessore. Siamo davvero una grande famiglia ed è a questa grande famiglia che rivolgo felici auguri di buon Natale e buone feste.” Lasciamo il pranzo prima che inizi ma è chiaro che l’evento, tra piatti magici e buona compagnia, si prospetta interessante e, perché no, natalizio.