ISERNIA - Il Papa di Isernia è tornato nella sua città , una pagina di storia da incorniciare.
Una folla numerosa e commossa ha accolto le spoglie di San Pietro Celestino, giunte a Isernia nel pomeriggio dello scorso 1^ maggio. In piazza della Repubblica, le autorità civili, religiose e militari, ma soprattutto migliaia di persone, hanno atteso il figlio più illustre di Isernia, le cui reliquie resteranno in città per l'intero mese di maggio, durante il quale la permanenza di Celestino V nella cattedrale sarà celebrata solennemente con una serie di eventi.
Un corteo, cromaticamente segnato dai gonfaloni dei Comuni della provincia, dagli abiti del clero e delle confraternite e dai costumi degli sbanÂdieratori, ha accompagnato la teca con il corpo del Santone lungo corso Garibaldi fino a piazza Celestino V, fra due interminabili ali di fedeli. La piazza intitolata al papa isernino era strapiena quando il sindaco Melogli, in un breve discorso ripetutamente interrotto dagli applausi dei presenti, ha ricordato la figura di Pietro da Morrone, sottolineando l'importanza del suo insegnamento umano e cristiano. Hanno preso la parola anche il presidente dell'amministrazione provinciale Mazzuto e il presidente della giunta regionale Iorio. Il corteo è poi proseguito verso la chiesa di Santa Chiara, dove c'è stato un momento di raccoglimento e di preghiera e dove il vescovo di Isernia-Venafro, monsignor Salvatore Visco, ha riassunto le ragioni religiose della peregrinatio celestiniana. Infine, l'urna con le spoglie del santo è stata trasportata in cattedrale dai Vigili del fuoco e sono stati celebrati i vespri solenni.
Davvero tanta la gente accorsa, troppa per essere contenuta nella chiesa madre che s'è dimostrata insufficiente per accogliere tutti coloro che avrebbero voluto entrare. Ma avranno modo di vedere da vicino Celestino V nei prossimi giorni, unitamente ad una mostra che ripercorre la vita del santo e alle croci che egli donò alla sua città natale.