Gli ultimi casi di cronaca registrati proprio in coincidenza di questo periodo, in cui ricorre la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne devono contribuire a una riflessione ancora più approfondita su quelli che possono essere i casi e le cause, in cui troppo spesso la forza fisica dell'uomo prevalenza sulle donne e sul loro senso di libertà .
Sono già un centinaio le vittime di femminicidio in Italia nel 2023, donne uccise in ambito familiare, la maggior parte delle quali uccise per mano del partner o dell'ex partner.
Servono interventi immediati, come quelli recentemente approvati dal Parlamento, che possano fungere da deterrente ma, al tempo stesso serve un piano di cultura ed educazione.
Il femminicidio è diventato una piaga sociale, un crimine, rispetto al quale occorre agire in fretta.
È intollerabile che nel 2023 ci siano ancora uomini che non conoscano il rispetto e l'educazione. E i giovani, vittime e carnefici, sono in aumento.
Lo abbiamo visto con il caso di Giulia Cecchettin. Siamo stati tutti col fiato sospeso, ma purtroppo anche in questo caso abbiamo dovuto piangere l'ennesima vittima innocente.
Per quanto di propria competenza e con gli organismi deputati, la Regione Molise fa e continuerà a fare la sua parte, in tema di prevenzione, protezione, educazione e cultura del rispetto.
Andiamo nelle scuole per formare i nostri giovani, non solo a una nuova cultura e al rispetto, ma anche a denunciare, qualora all'interno dei rispettivi nuclei familiari siano testimoni di episodi di violenza.
Lavoriamo uniti per rinforzare la rete dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio, ma anche le strutture che possano dare un aiuto psicologico alle donne vittime di violenza.
Siamo di fronte a un fenomeno sociale dilagante, un crimine, rispetto al quale tutte le Istituzioni unite, supportate dalle associazioni di riferimento, devono lavorare per eliminare questa grave piaga sociale.
Presidente della Giunta Regionale del Molise
Ing. Francesco Roberti