Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza – compatta con 13 sì, 6 no e l’assenza del consigliere Romano al momento del voto – il Piano Regionale dei Trasporti 2022-2031, presentato dalla giunta precedente guidata da Toma (deliberazione numero 46 del 24 febbraio 2023) e fatto proprio da quella attuale. «Gli elementi più salienti sono quelli che riportano una situazione di sviluppo già iniziata alla fine del 2018 – ha spiegato il sottosegretario Niro dopo l’illustrazione all’Aula del relatore Di Baggio – e che ha cercato di inserire in un piano, approvato nel 2022 ma che era scaduto nel 2012, riuscendo a mettere in sintonia la nostra regione con quelle limitrofe e il resto del Paese. Voglio ricordare che la nostra rete ferroviaria, per la prima volta dopo 40 anni, è stata oggetto di interventi di ammodernamento e di l’elettrificazione prima per il tratto da Venafro ad Isernia; in questa fase da Isernia a Campobasso e poi da qui fino a Termoli con il finanziamento di 210 milioni dal Pnrr».
A questo proposito, l’assessore Di Lucente, in riferimento alla nota del collega ai Trasporti, Marone sull’elettrificazione del tratto fra Campobasso e Termoli (che Rfi ha previsto per il 31 dicembre 2024), ha precisato che «su questo non si hanno ancora notizie definite e che il contratto di servizio con Rfi sarà rimodulato non appena questi lavori saranno completati. Quindi – ha chiosato Di Lucente – non potevamo pagare un servizio che non si poteva garantire, diversamente da quello che è stato fatto con la “metropolitana leggera”».
L’iter del provvedimento – è stato ricordato ancora in Aula – ha avuto inizio nel 2018, con l’approvazione delle Linee Guida per la redazione del nuovo Piano dei Trasporti a seguito dell’accordo con il ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Successivamente, a causa dell’emergenza Covid, è stata disposta la proroga della convenzione. Nella primavera 2021 sono stati approvati, con deliberazione della Giunta regionale, gli elaborati del Piano, che è stato quindi sottoposto a procedura di Valutazione Ambientale Strategica (Vas) che si si è conclusa positivamente il 31 gennaio 2023 recepita, come già ricordato, dalla giunta Toma con la delibera numero 46 del 24 febbraio scorso.
Il Piano, come si legge nella relazione riassuntiva, si pone 3 obiettivi generali: assicurare il diritto alla mobilità delle persone e delle merci, riservando un’opzione preferenziale al trasporto collettivo; assicurare lo sviluppo economico della regione, attraverso una migliore integrazione dei sistemi di trasporto ferroviario, marittimo, stradale e aereo; assicurare il perfetto equilibrio tra i predetti obiettivi e la necessità di tutelare l’assetto ambientale.
Gli obiettivi generali a loro volta si declinano in 6 obiettivi specifici quali l’accessibilità, ovvero definire una ipotesi di riorganizzazione del sistema di mobilità regionale; rappresentare uno scenario futuro ottimale di riferimento e, qualora possibile, soluzioni alternative; prevedere un’organizzazione della mobilità regionale in termini di multi modalità e intermodalità e, quindi, uno sviluppo equilibrato e integrato di tutte le modalità di trasporto; contribuire a migliorare l’attrattività e la qualità del territorio; supportare la connettività e la coesione territoriale, al fine preciso di ridurre il fenomeno di marginalizzazione; promuovere la piena accessibilità alle reti e ai servizi di trasporto da parte di tutte le categorie di utenti attraverso la progressiva eliminazione delle barriere architettoniche.
L’integrazione di reti e servizi al fine di realizzare una efficiente interconnessione fra le reti di rango regionale e quelle sovraregionali; integrazione di un sistema multimodale dei trasporti che preveda interazione tra servizio su gomma, servizio ferroviario e il combinato strada- mare sia per il trasporto delle persone, in aderenza ai principi dell’approvando piano portuale.
Il trasporto collettivo o trasporto pubblico locale con l’obiettivo di riorganizzare il trasporto pubblico locale su gomma, in raccordo con le prescrizioni comunitarie; definire possibili soluzioni di miglioramento dell’efficienza e dell’economicità dei trasporti di persone; garantire opzioni di trasporto che permettano di accedere alle destinazioni e ai servizi chiave; valutare la possibilità di sperimentare e/o attivare soluzioni di trasporto flessibili e innovative (es. servizi di trasporto a chiamata); considerare l’obiettivo di aumento della percentuale di cittadini trasportati con mezzi alternativi all’auto privata; fornire soluzione per migliorare qualità e affidabilità dei servizi di trasporto pubblico regionale locale in ambito urbano ed extraurbano, anche considerando le diverse caratteristiche ed esigenze dei bacini di traffico; potenziare i servizi di trasporto collettivo, anche mediante politiche di incentivazione di rinnovamento del materiale rotabile; valutare la possibilità di prevedere interventi di velocizzazione delle linee ferroviarie (vedi elettrificazione della rete, riqualificazione di impianti tecnologici, interventi su ferrovie non interconnesse).
Per le merci e la logistica, si punta a promuovere e sviluppare la competitività dell’area portuale e retroportuale, anche mediante l’adozione delle misure contemperate nella prima fase di attuazione del piano portuale; sviluppare sinergie ed accordi strutturali di collaborazione con poli logistici nazionali; promuovere la cooperazione tra tutti i soggetti a diverso titolo interessati (autorità portuali e marittime, gestori di reti di trasporto, vettori, operatori economici) per lo sviluppo e la gestione integrata della piattaforma logistica regionale; attivare forme di collaborazione con i comuni nell’ottica del miglioramento della crescita e dell’organizzazione dei servizi logicistici; integrazione di un sistema multimodale (benché di semplice cabotaggio) dei trasporti che preveda interazione tra servizio su gomma, servizio ferroviario e il combinato strada-mare in aderenza ai principi dell’approvando piano portuale di Termoli.
Sulla sicurezza stradale saranno fornite delle linee guida per gli enti locali al fine della redazione ed attuazione degli interventi finalizzati alla sicurezza stradale; promuovere e valutare interventi materiali riguardanti le infrastrutture che vadano ad eliminare i deficit e le inefficienze funzionali, al fine di assicurare l’accesso ai principali nodi di trasporto regionali e sovraregionali.
Infine, per l’Ict (Intelligent Transportation System) si contempla l’integrazione di strumenti ICT nella gestione e organizzazione della mobilità regionale, quindi prevedere anche il ricorso a sistemi di trasporto intelligenti (ITS – Intelligent Transportation System); informatizzare i servizi sull’utenza e sul monitoraggio della stessa, sulla gestione delle infrastrutture di trasporto e sul controllo del traffico. Rispetto a tali azioni – si legge ancora nella relazione – saranno definite le strategie di intervento e le specifiche politiche.