A partire da lunedì primo aprile nelle ore notturne, la postazione del 118 del San Francesco Caracciolo di Agnone sarà demedicalizzata. Questa decisione è stata presa dall'ASReM (Azienda Sanitaria Regionale del Molise) a causa della cronica carenza di medici legati all'emergenza, che ha reso necessaria la demedicalizzazione di una delle postazioni del 118 regionali.
La scelta di Agnone come sede da demedicalizzare è stata motivata dall'ASReM attraverso una serie di considerazioni, ma lascia la comunità geograficamente svantaggiata dell'Alto Molise e dell'Alto Vastese ad affrontare ulteriori tagli nella sanità pubblica con gravi difficoltà di accesso alle cure mediche di emergenza
Secondo il comunicato ufficiale rilasciato dall'ASReM, la decisione è stata presa dopo un'attenta analisi della situazione. Si è tenuto conto della presenza del nosocomio cittadino 'F. Caracciolo', dotato di pronto soccorso e di personale altamente qualificato, che dovrebbe garantire trasferimenti secondari e un accesso adeguato alle cure. Inoltre, ad Agnone è presente anche il servizio di guardia medica.
Il direttore generale dell'ASReM, Giovanni Di Santo, ha commentato la situazione sottolineando la crisi di personale medico che affligge non solo il Molise, ma quasi tutta l'Italia. Ha ribadito l'impegno dell'azienda nel non lasciare nessuna comunità indietro, ma ha anche espresso la necessità di ottimizzare le risorse umane per garantire un livello adeguato di assistenza sanitaria.
La direttrice amministrativa dell'ASReM, Grazia Matarante, ha aggiunto che l'azienda sta attuando procedure straordinarie per rendere più attrattiva l'attività di emergenza-urgenza per i giovani professionisti. Questo include la trasformazione del rapporto di lavoro del personale convenzionato in dipendenti e l'acquisizione di ulteriori quattro auto mediche per la rimodulazione dell'assetto organizzativo del servizio del 118.