Partecipa a Alto Molise

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Asrem e Saia chiamano l'ambulanza di Trivento a soccorrere Agnone: Cittadini chiedono consiglio comunale monotematico e intervento delle forze sociali"

Condividi su:

 

Una dichiarazione del sindaco di Agnone, Daniele Saia, sui social media ha innescato un'ondata di preoccupazioni  e rabbia aggiuntive tra i residenti: l'ambulanza del 118 operante nella zona sarà demedicalizzata durante le ore notturne, a partire da lunedì primo aprile. Questa decisione dei vertici dell'ASREM ha portato alla convocazione urgente di una riunione tra i rappresentanti del comune di Agnone e i vertici dell'Azienda Regionale Emergenza Urgenza Molise per affrontare la situazione.

Secondo quanto comunicato dal sindaco, la soluzione proposta sarebbe quella di far intervenire l'ambulanza medicalizzata di Trivento nei casi di emergenza notturna. Tuttavia, questa alternativa presenta delle criticità evidenti: sebbene Trivento abbia già assistito Agnone in passato quando l'ambulanza locale era impegnata altrove, ora dovrebbe intervenire regolarmente per trasferire i pazienti in situazioni di urgenza. Ciò potrebbe causare ritardi nei tempi di intervento, specialmente se l'ambulanza di Trivento fosse già impegnata in un'altra emergenza, costringendo così a rivolgersi alla postazione di Isernia, con la speranza di trovare un'ambulanza disponibile.

La decisione di demedicalizzare l'ambulanza ad Agnone è stata motivata dall'ASREM con il fatto che l'ospedale San Francesco Cracciolo dispone di un pronto soccorso e di personale medico. Tuttavia, molti si interrogano sulla tempestività di intervento, considerando la precaria situazione della rete di emergenza urgenza nell'alto Molise

Secondo recenti dichiarazioni dell'ASREM, il territorio molisano è suddiviso in 16 postazioni del servizio di emergenza territoriale 118, ma il personale medico disponibile è nettamente inferiore alle necessità: su 96 medici necessari, solo 41 sono attualmente in servizio, con due in malattia a lungo termine.

Questo problema, che coinvolge tutta l'Italia, è principalmente legato alla carenza di medici. Tuttavia, il fatto che si sia arrivati a questo punto suggerisce la presenza di responsabilità. Molto probabilmente, era necessario apportare correzioni nel tempo, prima che la crisi diventasse irreversibile. 

Le cause che impediscono di soddisfare il fabbisogno di medici del 118 sono anche legate alla mancanza di adeguate tutele per chi intraprende questa professione, soprattutto in termini di trattamento economico e tutele contrattuali, come malattia e maternità e Il sindaco Saia, anziché accettare la proposta dell'ASREM, avrebbe potuto e dovuto convocare immediatamente un consiglio comunale monotematico sulla sanità aperto alla cittadinanza. La soluzione trovata non garantisce il diritto alla salute. Era altrettanto necessario che le forze sociali, il sindacato, il Tribunale dei Malati intervenissero su una situazione che durante i mesi invernali mette a rischio i cittadini.

 

 
 
 
 

 
Condividi su:

Seguici su Facebook