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Sanità, Venosini alla Asl: Tagliate gli sprechi, non la guardia medica nell'Alto Vastese

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CELENZA SUL TRIGNO - “Il Governatore Chiodi, il Manager Zavattaro, il comitato ristretto dei Sindaci presieduto dal Sindaco di Vasto, Lapenna, tornino indietro sulla decisione di chiudere la guardia medica di Celenza sul Trigno”.
È quanto ha dichiarato il sindaco Venosini dopo la decisione presa dal comitato ristretto di sospendere le attività della guardia medica in alcuni piccoli comuni delle aree interne. “Invito a compiere tagli sui veri sprechi, non sui diritti dei cittadini, che vivono nelle aree interne dell’alto vastese. Non è possibile prendere decisioni del genere in base a calcoli matematici. Voler applicare la logica ragionieristica al diritto alla salute va a scapito degli utenti anziani dei bambini e delle persone che vivono in questi piccoli paesi. Inoltre secondo i dati dell’ultimo censimento riferito al 2011 il numero degli abitanti tra i comuni di Palmoli e Celenza sul Trigno è identico: il primo ha 980 abitanti ed il secondo ne ha 974, con una differenza di sei abitanti, e c’è un particolare di cui non si è tenuto conto: sia Celenza che San Giovanni Lipioni sono sedi rispettivamente di una RSA e di una RA che ospitano numerosi anziani provenienti da diversi paesi. Inoltre Celenza sul Trigno dista da Vasto 44 km circa e da di Gissi 34 Km circa mentre Palmoli dista da Vasto 31 Km circa e da Gissi 18 Km circa. A questo punto è legittima la domanda: si possono conoscere i criteri adottati, per decidere la chiusura delle guardie mediche? Qualcuno spieghi ai cittadini di Carunchio, Torrebruna, San Giovanni Lipioni, Guardiabruna, Castelguidone e Celenza sul Trigno come sono state fatte queste scelte. Qualcuno dovrà spiegarci come mai da Celenza sul Trigno dobbiamo percorrere 22Km di curve, buche, strade non illuminate, soprattutto in inverno che qui da noi inizia a novembre e termina ad aprile e rallenta i tempi di percorrenza, che non sono 29 minuti circa stimati nel documento del comitato ristretto dei sindaci, ma 40 minuti circa. Non vorremmo, come qualcuno va sostenendo, che la scelta della chiusura della nostra guardia medica è stata determinata dall’autorevolezza politica di alcuni amministratori e politici. La nostra autorevolezza la useremo per lottare contro quei politici e partiti che stanno saccheggiando il nostro territorio costringendolo all’isolamento, allo spopolamento, alla chiusura dei servizi costituzionalmente previsti, come sanità, scuole, poste, guardie mediche e trasporti. Insieme ai cittadini e liberi da condizionamenti, lotteremo per fare il bene comune dei nostri piccoli comuni, in tutte le sedi previste”.
 

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