AGNONE - Sala consiliare, il comune di Agnone dice la sua
Proprio qualche giorno fa da questa stessa testata è stato pubblicato il commento del consigliere di minoranza Lorenzo Marcovecchio alla determina dirigenziale del comune secondo la quale sarà spesa la somma di 5267 euro per restaurare la sala consiliare.
Nell’articolo apparso su queste colonne il consigliere si domandava quali potessero essere le altre destinazioni di una tal somma: dissesto stradale, associazioni di volontariato e quant’altro. Altomolise.net ha fatto una capatina in Municipio, per concedere diritto di replica agli amministratori. E' emerso che la somma investita per questo restyling non è nient’altro che il resto di un mutuo richiesto per alcuni interventi in un museo.

Il mutuo, acceso nel 1999, era stato dimenticato e da anni il comune si trovava a pagare per lo stesso sia la quota capitale che gli interessi, anno dopo anno, senza usufruire dei benefici.
Scoperta il denaro, quindi, si è pensato di reinvestire questi soldi nella sala consiliare, parte di Palazzo San Francesco, perché la sala consiliare versa in condizioni di insicurezza.
La pedana centrale, infatti, risulta essere instabile e si presenta alquanto usurata.

"L’aula è spesso utilizzata, non solo dalla giunta comunale" ci spiegano "bensì anche dalla Comunità Montana che vi si riunisce, è luogo di incontri istituzionali nonché foyer per i matrimoni con rito civile.
Abbiamo pensato, quindi, che una sala trasandata potesse essere un pessimo bigliettino da visita per il comune e trovandoci con quelle risorse disponibili abbiamo creduto che fosse necessario impiegarle in tal modo".