Ovvia la replica dell’assessore Tavani: il Giro d’Italia è un’occasione da sfruttare per sistemare e mettere in sicurezza alcune strade della Provincia. Tra l’altro, così sembra di capire dalle parole del vicepresidente, l’ente Provincia non spenderà un centesimo, anche perché non ne ha. A costo zero, paga la Regione, avrà centinaia di chilometri di strada messi in sicurezza. Certo, questo lo avevamo capito sin dall’inizio. La nostra obiezione, però, resta valida: sulla costa, siccome passa il Giro d’Italia, saranno sistemate le strade, mentre in montagna, nell’Alto Vastese, dove la carovana rosa non arriverà, la viabilità è al collasso. Strade dissestate, al limite della percorribilità, con studenti, lavoratori e semplici cittadini che ogni giorno rischiano su quelle che sembrano delle mulattiere. Tre milioni di euro per sistemare le strade della costa, per permettere ai ciclisti del Giro d’Italia di attraversare in sicurezza la tratta San Salvo-Pescara, si trovano. E siccome la tappa è prevista per maggio i lavori dovranno essere anche celeri. Allora i soldi ci sono se, come pare, quando servono, spuntano fuori. Che paghi la Regione o lo Stato centrale poco importa, tanto sono sempre soldi pubblici, cioè dei cittadini, nostri. La questione è ormai chiara: agevolare il passaggio del Giro d’Italia è, per la classe politica abruzzese, più importante che dotare l’Alto Vastese di strade degne di questo nome. E’ una questione di priorità. Ne prendiamo atto e dovremmo ricordarlo anche in occasione del voto imminente. A tal proposito, visto che la ex ministro Giorgia Meloni è, proprio in questi giorni, in tour elettorale in Abruzzo, e che sta usando una simpatica Fiat Cinquecento tutta addobbata con le insegne di Fratelli d’Italia, venga nell’Alto Vastese, raggiunga “senza paura” come recita lo slogan sulla fiancata, i centri montani, prenda atto e coscienza di come è ridotto il comparto viabilità. Vediamo se avrà il coraggio di chiederci il voto.