Dopo l'ordinanza del sindaco di Agnone, Daniele Saia, che ha limitato l'erogazione dell'acqua nelle abitazioni a una sola ora al giorno, dalle 7 alle 8 del mattino, la questione idrica nel comune molisano si fa sempre più critica. A prendere parola sulla vicenda è Andrea Greco, consigliere M5S regionale del Molise, che ha rilasciato dichiarazioni preoccupanti sulla gestione dell'acqua nella zona.
Secondo quanto affermato da Greco, l'acqua fornita da Molise Acque (Azienda Speciale Molise Acque che assicura il rifornimento di acqua potabile ai serbatoi di 170 Comuni molisani, pugliesi e campani) al comune di Agnone sarebbe pari a circa 19 litri al secondo, ma un'enorme quantità , ben 12 litri al secondo, si perderebbe lungo il tragitto dalla montagna fino ad Agnone. Queste informazioni emergono a seguito di un incontro tra lo stesso Greco e il presidente di Molise Acque in commissione consiliare regionale, durante il quale è emerso un quadro preoccupante. Le comunicazioni e i dati forniti da Molise Acque sono state verbalizzate.
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Greco sottolinea che il problema non risiede tanto nella siccità o in una riduzione delle forniture da parte di Molise Acque, ma piuttosto nella mancanza di una programmazione adeguata e di interventi di manutenzione sull'acquedotto. "L'acqua non manca", ha dichiarato il consigliere, "ma si disperde in un acquedotto fatiscente o, peggio, viene sottratta attraverso allacci abusivi".
Questa situazione ha sollevato una serie di interrogativi sulla gestione delle risorse idriche e sulla necessità di interventi strutturali per evitare sprechi e garantire un servizio essenziale come quello dell'acqua potabile. La denuncia di Greco mette in luce la gravità del problema, che richiede un intervento immediato da parte delle autorità competenti per risolvere una crisi che rischia di peggiorare ulteriormente la qualità della vita dei cittadini di Agnone.