Recentemente, Antonello Venditti è finito al centro delle polemiche per un episodio accaduto durante un suo concerto a Barletta. Mentre stava raccontando un episodio della sua vita privata, un ragazzo disabile tra il pubblico ha emesso dei suoni che hanno attirato l'attenzione del cantante. La reazione di Venditti è stata dura e discutibile: ha redarguito il giovane affermando che anche le persone "speciali" vanno educate. Queste parole hanno suscitato una forte indignazione, tanto che l'artista è stato costretto a giustificarsi successivamente.
Questo episodio solleva una questione più ampia riguardo l'atteggiamento di certi artisti, che dal palco si permettono di esprimere un'arroganza e una supponenza in netto contrasto con i valori di "pace e amore" che spesso predicano. Un altro esempio è quanto avvenuto ad Agnone, dove Enzo Avitabile ha cacciato la stampa dal concerto, permettendo foto e video solo nei momenti da lui stabiliti. Il tutto avvenuto davanti a 300 persone compiacenti con il comportamento poco urbano dell'artista.
Questi comportamenti sono lontani dall'umiltà che dovrebbe caratterizzare chi, grazie al pubblico e alla stampa, ha raggiunto il successo. Invece di mostrare gratitudine, alcuni artisti si comportano come se il rapporto con i fan fosse un fastidio da gestire a modo loro. Se non sono in grado di reggere l’interazione con il pubblico, forse dovrebbero riflettere su quanto davvero vogliono continuare in questo mestiere, perché la fama non è solo un privilegio, ma anche una responsabilità .