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Dal Burkina Faso al palo della cuccagna: la straordinaria impresa di un giovane migrante

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Agnone, 9 SETTEMBRE 2024– Un'impresa che ha commosso e ispirato tutti. Un giovane ragazzo di nome Bagagnan, arrivato in Italia da un paese dall'Africa Occidentale il  Burkina Fasouno dei paesi più colpiti dal terrorismo al mondo secondo il Global Terrorism Index,  ha dimostrato che la forza dello spirito umano può superare ogni ostacolo, ha sfidato se stesso e gli altri in una gara che va ben oltre lo sport. Stiamo parlando della tradizionale scalata al palo della cuccagna, un evento che quest'anno ha visto protagonista un gruppo di giovanissimi migranti accolti  dal Centro di Accoglienza Temporaneo di Agnone e qualcuno di loro inserito nel  progetto Sai del comune di Agnone.

La gara, organizzata dall'associazione Giovanile Repubblica di Maiella nell'ambito della celebrazione della Madonna della Libera ad Agnone, ha visto affrontarsi i ragazzi extracomunitari e i giovani agnonesi, tutti uniti dalla voglia di mettersi alla prova e di raggiungere la vetta. Il palo, alto 10 metri e ricoperto di grasso e olio bruciato, rappresentava una sfida ardua, ma i partecipanti non si sono arresi.

È stato proprio il giovane migrante a regalare i momenti più emozionanti della gara. Con una determinazione fuori dal comune, è riuscito a superare ostacoli che sembravano insormontabili, arrampicandosi sul palo con l'aiuto di un sacco di cenere. Purtroppo, a pochi centimetri dalla vetta, il sacco si è svuotato, costringendolo a desistere. Nonostante la delusione, il suo coraggio e la sua tenacia hanno conquistato il cuore di tutti i presenti.

"Questa gara è stata molto più di una semplice competizione sportiva", ha dichiarato il sindaco di Agnone Daniele Saia . "È stata un'occasione per dimostrare che questi ragazzi, nonostante le difficoltà che hanno affrontato, sono pieni di vita e di voglia di fare. La sua vittoria è un messaggio di speranza per tutti coloro che sono costretti a lasciare la propria terra a causa di guerre e violenze. Sono orgoglioso di ognuno di loro".

La storia di questo giovane migrante è un simbolo di speranza e di rinascita. Ci ricorda che, anche di fronte alle avversità, è possibile superare ogni ostacolo e raggiungere i propri obiettivi e chi ha sfidato la violenza, le guerre, la miseria, un viaggio in mare aperto, non ha paura di sfidare un albero della cuccagna

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