La Regione Abruzzo ha avviato un programma di contenimento delle popolazioni di cervo, che prevede l'abbattimento selettivo di quasi 500 esemplari nella stagione 2024-2025. Emanuele Imprudente, vicepresidente regionale e assessore all'Agricoltura, Caccia e Pesca, ha spiegato che l'aumento delle popolazioni di cervi ha superato i danni causati dai cinghiali nelle aree interne. Dai dati sul monitoraggio, si è registrato un numero di cervi doppio rispetto al 2018, il che ha portato all'approvazione del "Calendario venatorio regionale". La decisione ha suscitato polemiche da parte degli animalisti e di alcune forze politiche della maggioranza.

Nel frattempo, il sindaco di Rosello, Alessio Monaco, ha inviato una richiesta alla Regione per ottenere 40 esemplari di cervo da liberare nel territorio comunale. Questa richiesta si fonda su diversi fattori: https://www.altomolise.net/archivi/documenti/2024/A/APPUNTOPERLASTAMPA_eventotestinsaladiProtezionecivile.pdf

• La presenza della Riserva Naturale "Abetina di Rosello", istituita nel 1997 e parte del sito protetto Natura 2000, dove già in passato sono stati ospitati caprioli e cervi.
• La bassa densità di cervi nella zona del Medio Sangro, con soli 15-20 esemplari su un'area di 200 km².
• L'espansione del bosco dovuta all'abbandono delle aree coltivate, che ha danneggiato le specie avifaunistiche legate agli spazi aperti. La reintroduzione dei cervi potrebbe aiutare a mantenere queste aree aperte, favorendo la fauna locale.

La richiesta prevede che la Regione si occupi delle spese e delle autorizzazioni per la cattura e il trasporto degli animali. Inoltre, il prelievo degli esemplari potrebbe essere facilitato dal programma di abbattimento già autorizzato dalla Regione.