È fissata al prossimo 8 dicembre, quindi tra un mese, la partenza della stagione invernale 2024-2025 ma come accade ogni anno la preoccupazione degli operatori del turismo di Campitello Matese è alta. Ad oggi, infatti, non vi sono certezze sull'apertura della seggiovia Lavarelle: si tratta dell'impianto di risalita più basso della stazione sciistica, quello che muove il 90% dei turisti visto che è il più adatto alle famiglie, il più semplice da innevare artificialmente, quello che spesso rimane aperto quando le condizioni meteo avverse non consentono di salire a quote più alte.
Come accaduto in passato con altri impianti, la seggiovia Lavarelle deve effettuare infatti la manutenzione straordinaria, quella che viene eseguita ogni 20 anni: un intervento significativo per cui occorre impegnare circa 900 mila euro. Ma oggi le difficoltà in tal senso riguardano la situazione finanziaria e societaria in cui versa la partecipata regionale Funivie Molise, che è in attesa di un riscontro dal Tribunale sulla richiesta di concordato preventivo.
Insomma, se a dicembre dovesse nevicare è praticamente certo che la stazione sciistica più importante della regione, quella che dovrebbe essere una delle più attrattive del Centro-Sud Italia come avveniva un tempo, non sarà in grado di offrire un'offerta completa ai visitatori per i soliti problemi che da anni ne frenano lo sviluppo nonostante la buona volontà e l'impegno di albergatori, operatori e gestori degli impianti.
È inammissibile: da anni, puntualmente, mi trovo a sollecitare la Regione ad affrontare l'argomento con l'obiettivo di programmare l'attività da svolgere e anticipare le emergenze. Puntualmente, invece, accade che nel disinteresse totale di chi governa ci si ritrova a rincorrere gli eventi. A subirne i danni, purtroppo, sono sempre i molisani e chi nell'area del Matese vive di turismo.
Il presidente Roberti deve essere chiaro: deve spiegare cosa si intende fare per evitare che Campitello apra a regime ridotto anche quest'anno, neve permettendo, ma non solo. Il presidente deve spiegare ai molisani quali azioni intende intraprendere per lo sviluppo della montagna, sempre che abbia effettivamente intenzione di sostenere un asset che produce ancora un'importante fetta del nostro Pil. Sul tema, ho depositato un'interpellanza in Consiglio regionale. Il tempo degli spot da campagna elettorale è scaduto: ora servono i fatti, se non vogliamo assistere inermi alla chiusura definitiva di Campitello.
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