Purtroppo, non giungono buone notizie da Agnone, dove i cittadini stanno subendo una grave carenza di servizi sanitari e assistenziali. Da diversi mesi, la Commissione Invalidi Civili locale sta vivendo difficoltà crescenti nel garantire il regolare svolgimento delle visite e delle pratiche amministrative, a causa della mancata nomina del medico rinunciatario e dei medici supplenti. Questo rallentamento dei servizi si inserisce in un contesto già critico, dove l'accesso a prestazioni sanitarie essenziali è fortemente limitato, aggravando ulteriormente la situazione per chi necessita di un riconoscimento della propria invalidità .
Gli utenti della Commissione Invalidi Civili sono principalmente persone con disabilità fisiche, psichiche o sensoriali, anziani con gravi patologie invalidanti, malati cronici e soggetti con invalidità riconosciute parziali che richiedono un riesame o un aggravamento delle proprie condizioni. In questo contesto, anche l’indennità di frequenza, che supporta l’inserimento scolastico e sociale dei ragazzi con disabilità fino al 18° anno di età , dipende dalla valutazione della Commissione. Il rallentamento delle pratiche, quindi, sta comportando disagi significativi per molte famiglie che non possono accedere alle agevolazioni economiche e sociali a cui hanno diritto.
La combinazione della carenza di servizi sanitari con l’inefficienza della Commissione Invalidi Civili sta mettendo a dura prova le persone già fragili e vulnerabili, costringendole ad attese interminabili per vedersi riconosciuti i propri diritti. Questo clima di incertezza sta diventando insostenibile, con cittadini che non riescono ad avere risposte su questioni fondamentali per la loro salute e il loro benessere.
A sollevare la questione è anche Filomena Calenda, già assessore alle politiche sociali e oggi componente dell'Associazione A.N.M.I.C. (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili). Attraverso i suoi canali social, Calenda ha evidenziato come il ritardo nella nomina dei medici stia aggravando una situazione già difficile, chiedendo un intervento immediato delle autorità competenti per ripristinare l’efficienza dei servizi e garantire il rispetto dei diritti dei cittadini.
Le famiglie e gli utenti interessati chiedono un intervento urgente per assicurare che la Commissione torni a funzionare regolarmente, così che i diritti dei cittadini vengano riconosciuti nei tempi stabiliti dalla legge. La situazione, ormai insostenibile, necessita di una pronta risoluzione per evitare ulteriori disagi a chi già vive una condizione di fragilità e disagio.