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Disagio sociale, Marcovecchio chiede convocazione Consiglio comunale

Il consigliere di 'Agnone Rinasce': "Non bisogna restare insensibili dinanzi simili problemi"

redazione
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AGNONE.  "L'episodio di esclusione dell'ex detenuto ha scoperchiato un problema di disagio sociale che ha superato gli stessi protagonisti della vicenda. Con la spinta e l'aiuto di alcuni cittadini agnonesi, abbiamo avanzato questa richiesta di convocazione del consiglio comunale al fine di poter chiedere ai Comuni facenti parte dell'ambito territoriale di prendere atto dell'emersione di nuove problematiche e di restituire dignità alle persone, non più attraverso l'assistenzialismo, bensì attraverso il diritto al lavoro".

E' quanto dichiara Lorenzo Marcovecchio, consigliere di minoranza al Comune di Agnone. 

"Sappiamo che l'Ambito - prosegue Marcovecchio - svolge gia un lavoro eccellente sulle problematiche delle quali attualmente si occupa. Quello che si rende necessario, in questo momento, è non restare insensibili ai diversi segnali che ci arrivano ma lavorare prima ancora che gli stessi possano diventare qualcosa di non più gestibile". 

 

Ecco la richiesta ufficiale protocollata in Comune:  

 

Il sottoscritto avv. Lorenzo Marcovecchio quale di Consigliere Comunale della lista “AGNONE RINASCE”

Premesso che: il piano sociale di zona 2010 / 2012 si è formato tenendo in considerazione gli aspetti demografici, geografici sia in termini di individuazione dei bisogni preesistenti sia in termini di individuazione di bisogni emergenti.
Premesso che: sono stati istituiti con delibere gli organismi di riferimento  per la gestione di tale materia e con il piano attuativo sono stati elaborati i seguenti progetti:
➢ Assistenza domiciliare integrata (anziani risorse finanziarie 150.537,00)
➢ Pause di sollievo (disabili risorse finanziarie 53.763,00)
➢ Pollicino (minori risorse 10.000,00)
➢ Sportello informativo di orientamento e consulenza immigrati ( risorse € 17.641,00).
Ritenuto che: il piano sociale dovrà essere integrato da altri progetti che investono tematiche nuove ed emergenti;
Considerato che: il piano sociale stesso individua a pag . 16 “il problema in forte evoluzione della tossicodipendenza che ha condizionato negativamente il modello di vita delle famiglie che devono giornalmente affrontare situazioni fino a tempo addietro sconosciute”;
Considerato che: sempre a pag. 16 si individua “ il disagio minorile sempre più emergente che riguarda la fascia più debole della società e come tale richiede risorse  e strumenti di intervento sempre più affinati”;
Considerato che: Agnone e l’ambito territoriale di sua competenza è fatto  di piccoli e piccolissimi paesi ma nel suo contesto sono raffigurate realtà e bisogni comuni alle grandi città ( tasso di disoccupazione giovanile più alto che altrove, occupazione femminile al 26% in Molise a fronte del 52% in Veneto) ma con l’aggravante dell’isolamento non solo geografico ma spesso umano e sociale;
Rilevato che: l’episodio che ha coinvolto un ragazzo ex detenuto verificatosi nei giorni scorsi, ha scoperchiato un problema sociale legato non ai singoli protagonisti bensì a diversi cittadini che, magari in maniera anonima, vivono quotidianamente il problema della discriminazione sociale e della difficoltà, più che del reinserimento, di un vero e proprio primo inserimento;
Tenuto in considerazione: che l’opinione pubblica ha iniziato ad interrogarsi su come poter intervenire in aiuto di chi ha bisogno e su come l’Ente Comune possa indirizzare, con proprie scelte politiche, le diverse forme di solidarietà e favorire il venir meno di quella discriminazione sociale, purtroppo esistente;
il sottoscritto consigliere comunale
CHIEDE
Che venga convocato un consiglio comunale che faccia proprie e chieda ai Comuni dell’ambito territoriale di:
➢  prendere atto dell’emersione di nuove problematiche legate alla tossicodipendenza, al disagio giovanile, ed alla difficoltà di un inserimento sociale, prima ancora che lavorativo, di determinate categorie di soggetti;
➢ creare un percorso che preveda il coinvolgimento della Regione, della Provincia e della camera di Commercio per dare vita ad accordi con il sistema di credito locale per facilitarne l’accesso alle piccole imprese, all’artigianato, al commercio;
➢ promuovere agevolazioni fiscali per le imprese, anche del terzo settore o le associazioni di mestiere, che creano nuovi posti di lavoro per giovani entro il 30° anno di età o per i lavoratori perdenti posto che, per età anagrafica, sono oramai fuori dal mercato del lavoro;
➢ restituire dignità alle persone, non attraverso l’assistenzialismo, ma attraverso il diritto al lavoro garantendo lo stato sociale;
➢ creare uno sportello sociale (legge 328/2000) al quale possono accedere anziani, disabili, immigrati, adulti in grave disagio sociale per aprire una porta unitaria territoriale di accesso alle informazioni ed una eventuale presa in carico dei servizi sociali.

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