«Non sono abituato a mentire e non mi permetterei mai di prendere in giro i cittadini, stia tranquilla la consigliere Eliana Menna. Il mio fax indirizzato ai sindaci di Castiglione e di Montazzoli fece seguito alla delibera della Giunta regionale numero 625 dell’ottobre scorso».
L’assessore regionale Gigi De Fanis replica così, con pacatezza, ma con assoluta fermezza, all’attacco sferrato al suo indirizzo dalla consigliere provinciale Eliana Menna. E l’assessore ribatte carte alla mano, sfoderando la delibera della Giunta regionale numero 625 del 2 ottobre scorso. Con quell’atto la Regione decise di attingere dai fondi Fas e assegnare a ciascuna delle quattro Province abruzzesi tre milioni di euro da destinare alle emergenze nel settore della viabilità . Quei soldi, però, non sono mai arrivati nelle casse delle Province, perché sono ancora fermi al Ministero, a Roma, ma evidentemente l’assessore regionale non ha alcuna colpa rispetto a questo ritardo.
«Sinceramente non capisco il senso degli attacchi che mi sono stati rivolti. - continua l’assessore De Fanis - La Regione quei soldi li ha assegnati alle Province. All’ente di Chieti, come agli altri, sono stati assegnati tre milioni di euro da destinare, e su questo vorrei che non si facesse confusione, al comparto viabilità dell’entroterra. Parte di quei fondi, per circa settecentomila euro, serviranno alla messa in sicurezza della provinciale 152 tra Castiglione e Montazzoli. Questi sono i fatti, riscontrabili e documentabili. Se poi quei fondi sono ancora bloccati al Ministero non è certo colpa mia o della Regione. E sinceramente, - continua l’assessore De Fanis - non capisco perché è stato tirato in ballo il Giro d’Italia. Ribadisco con forza che quei fondi dovranno essere spesi dalla Provincia per la messa in sicurezza delle strade dell’entroterra montano, non della costa per permettere il passaggio del Giro d’Italia. Con tutto il rispetto per l’importante manifestazione sportiva, la priorità è garantire la sicurezza sulle strade ai pendolari, agli studenti e lavoratori e a tutti i residenti dell’Alto Vastese».
Chiaro oltre ogni possibile fraintendimento l’assessore De Fanis, che poi, rispetto alla possibilità che la tappa Vastese del Giro d’Italia possa saltare a causa di strade non adatte al passaggio delle biciclette, puntualizza:
«Non è certo la Regione che deve dare garanzie agli organizzatori del Giro d’Italia. Se la Provincia lo ritiene indispensabile e ha le risorse per farlo disponga pure la manutenzione delle arterie sulle quali dovrà passare il Giro, ma quei fondi girati dalla Regione servono esclusivamente per la viabilità dell’entroterra montano».