"Non ci sono situazioni che Dio non
possa cambiare, non c'e' peccato che non possa perdonare se ci
apriamo a Lui". Papa Francesco ha voluto riaffermarlo questa
sera nell'omelia della prima veglia pasquale da lui presieduta
in San Pietro.
"Spesso - ha osservato - siamo stanchi, delusi, tristi,
sentiamo il peso dei nostri peccati, pensiamo di non farcela?
Non chiudiamoci in noi stessi - ha esortato - non perdiamo la
fiducia, non rassegniamoci mai".
"Fratelli e sorelle - ha chiesto il
nuovo Pontefice ai 5mila fedeli presenti questa sera nella
Basilica di San Pietro - non chiudiamoci alla novita' che Dio
vuole portare nella nostra vita!". Il Papa ha ricordato
nell'omelia lo sconforto dei discepoli che non si aspettavano
la Risurrezione di Gesu'.
"Le donne - ha osservato - si incontrano con la novita' di
Dio: Gesu' e' risorto, e' il Vivente. Ma di fronte alla tomba
vuota e ai due uomini in abito sfolgorante, la loro prima
reazione e' di timore: 'tenevano il volto chinato a terra',
nota san Luca, non avevano il coraggio neppure di guardare". Ma
quando ascoltano l'annuncio della Risurrezione, l'accolgono con
fede".
E noi oggi - ha detto Francesco - "siamo come gli Apostoli
del Vangelo: spesso preferiamo tenere le nostre sicurezze,
fermarci ad una tomba, al pensiero verso un defunto, che alla
fine vive solo nel ricordo della storia come i grandi
personaggi del passato".
Con queste ispirate parole del Santo Padre Francesco la redazione di www.altomolise.net augura una santa Pasqua a tutti i lettori.