SCHIAVI DI ABRUZZO - Stava lavorando un piccolo appezzamento di terra vicino casa quando il suo trattore si è ribaltato travolgendolo e uccidendolo.
Non c’è stato scampo per Arnaldo Lamano, classe 1940, di Schiavi di Abruzzo. E’ morto sul colpo travolto da pesante cingolato.
L’incidente mortale oggi pomeriggio, intorno alle ore 18, in frazione Valloni di Schiavi di Abruzzo.
L’uomo, per una vita gestore di un’autorimessa a Roma, è morto sul colpo. Inutile l’arrivo e l’atterraggio sul posto dell’eliambulanza del 118 decollata da Pescara.
I primi a lanciare l’allarme i vicini di casa, subito dopo aver udito lo schianto del pesante mezzo. Precipitatisi sul posto, nulla hanno potuto per dare soccorso allo sventurato, sposato e padre di un figlio. Dopo pochi minuti l’arrivo dei sanitari del 118 da Castiglione Messer Marino, i quali però hanno soltanto potuto constatare il decesso dello sventurato.
Per i rilievi del caso le pattuglie dei Carabinieri di Castiglione Messer Marino e Schiavi di Abruzzo. Proprio il comandante della stazione di Castiglione, il maresciallo Di Pancrazio, dopo un accurato sopralluogo, ha relazionato, telefonicamente, al magistrato di turno presso il tribunale di Vasto, il dottor Ciani. Trattandosi chiaramente di un incidente nei campi, del tutto casuale, il magistrato ha dato il nulla osta alla rimozione della salma che è stata riconsegnata alla famiglia.
Dalle prime ricostruzioni pare che l’uomo, intento a dissodare un terreno di proprietà , per evitare un piccolo albero di mele, sia salito, con il cingolo destro del mezzo, su un dosso. Una disattenzione fatale, perché il cingolato si è ribaltato travolgendolo e schiacciandolo.
I Vigili del fuoco di Vasto e di Agnone hanno operato per tirare fuori il corpo senza vita dell’uomo, rimuovendo il pesante cingolato grazie ad un altro trattore messo a disposizione da un abitante del posto.
Tra i primi a giungere sul luogo dell’incidente anche il sindaco di Schiavi, Luciano Piluso, il quale, dopo aver cercato di confortare i familiari, ha commentato amareggiato: «Dopo una vita passata a lavorare a Roma, Arnaldo era tornato qui nel suo paese per godersi la meritata pensione. Purtroppo il destino gli ha riservato questa triste fine. Siamo un paese sfortunato, solo pochi mesi un altro nostro concittadino di frazione Valli ha perso la vita in circostanze analoghe».