CASTIGLIONE MESSER MARINO - Viabilità al collasso e Provincia inerme: il presidente Di Giuseppantonio e il suo vice, l’assessore Tavani, scendono coraggiosamente nella fossa dei leoni, pronti a spiegare ai cittadini incazzati e delusi i ritardi dei promessi interventi di manutenzione e messa in sicurezza.
E’ previsto per il pomeriggio di domani, a partire dalle ore 16, presso il palasport (l’ex palaghiaccio, ndr) di Castiglione Messer Marino, un confronto pubblico tra i vertici politici e tecnici della Provincia, gli amministratori locali e i cittadini dell’Alto Vastese. «Hanno assicurato la loro presenza, - spiega l’assessore comunale Enzo Fangio, promotore dell’incontro - il presidente della Provincia, Di Giuseppantonio, l’assessore Tavani ed i tecnici del comparto viabilità dell’ente. Sono stati invitati, inoltre, i consiglieri provinciali e tutti i sindaci della zona. Hanno confermato la loro presenza i consiglieri provinciali Eliana Menna e Camillo D’Alessandro. Saranno sicuramente presenti i sindaci di Schiavi di Abruzzo, Fraine, Celenza, Roccaspinaveti. E’ importante una massiccia partecipazione dei cittadini, - aggiunge l’assessore Enzo Fangio - operai, pendolari, studenti. Facciamo sentire la nostra voce. Andare a Chieti capisco che può essere problematico, ma ora giochiamo in casa».
La comunità di Castiglione Messer Marino è interessata, in particolar modo, alla messa in sicurezza della frana al chilometro 5 della Sp 152 per Montazzoli, unico sbocco verso la fondovalle Sangro, percorsa ogni giorno da centinaia di pendolari tra studenti e lavoratori. Dopo mesi di promesse, rimaste puntualmente tali e mai tradotte in fatti, la Provincia ha ammesso la sua impotenza: non ci sono soldi, ha detto in aula a Chieti il vicepresidente e assessore alla viabilità Tavani. I famosi tre milioni di euro stanziati dalla Regione, infatti, non sono mai arrivati nelle casse della Provincia, ma sono ancora bloccati a Roma, al ministero. Intanto il comparto viabilità si aggrava ogni giorno di più. I soldi per le associazioni culturali e per le sagre estive magicamente si trovano ogni anno, mentre per la messa in sicurezza delle strade non restano neanche gli spiccioli.