AVVOCATESSA AGGREDITA CON ACIDO: ATTENTATORE IN CARCERE A VASTO =
(AGI) - Pesaro, 2 mag. - Rubin Talaban, l'albanese ritenuto
dall'accusa l'uomo che ha sfigurato il volto dell'avvocatessa
urbinate, Lucia Annibali, e' da ieri mattina rinchiuso nel
carcere di Vasto, dopo un'operazione congiunta dei carabinieri
dei comandi provinciali di Pesaro e Chieti. Lo hanno catturato
in un appartamento di San Salvo Marina. Secondo quanto si
apprende, l'uomo era in procinto di partire per l'Albania.
(AGI)
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(AGI) - Pesaro, 2 mag. - Di Taleban i carabinieri di Pesaro,
guidati dal colonnello Giuseppe Donnarumma, sapevano tutto:
anche della fitta rete di complici su cui poteva contare per
lasciare l'Italia. Ai militari e' bastato monitorare alcuni
gruppi di suoi concittadini, capaci di organizzare espatri
clandestini e molto inseriti nel tessuto criminale italiano, e
attendere che si presentasse a chiedere aiuto. Nei giorni di
latitanza, il pregiudicato albanese si era fatto crescere la
barba per nascondere il neo che ha sul viso e che lo avrebbe
reso facilmente riconoscibile ai controlli di frontiera. Il
piano di fuga sarebbe dovuto scattare ieri, in occasione della
festivita' del primo Maggio da San Salvo Marina, mescolato
insieme ad altri passeggeri all'interno di un furgone diretto
verso l'Est Europa;. Prima tappa a Trieste, approfittando del
confine aperto, e poi in direzione sud, verso la Slovenia e poi
la costa dalmata e montenegrina, con destinazione finale
Scutari, la sua citta' natale. (AGI)
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(AGI) - Pesaro, 2 mag. - Il blitz dei carabinieri e' scattato
alle 3 della notte tra martedi' e mercoledi': in 40 hanno
circondato l'appartamento nel quale Taleban si nascondeva con
due suoi complici, anche loro albanesi. L'uomo non era armato,
ma ha cercato ugualmente di sottrarsi all'arresto, cercando di
fuggire da una finestra: e' stato preso e portato in caserma.
Ai militari non ha detto nulla e dopo le formalita' di rito e'
stato rinchiuso nel carcere di Vasto, a disposizione
dell'autorita' giudiziaria di Pesaro. L'attenzione degli
inquirenti si e' subito rivolta a una lesione al collo, anche
questa nascosta dalla barba: e' oggetto di esame per verificare
la compatibilita' con l'acido solforico utilizzato per
aggredire Lucia Annibali e che, durante la concitazione
dell'aggressione, sarebbe schizzato anche addosso al suo
aggressore. Insieme a colui che e' ritenuto l'aggressore
dell'avvocatessa Lucia Annibali, sono finiti in carcere, con
l'accusa di favoreggiamento, i fratelli Arvid Spahija, 22 anni,
e Arlind Spahija, 20 anni, entrambi albanesi nativi di Scutari
e pregiudicati. Ma gli inquirenti hanno un forte interesse
investigativo a delineare la posizione di una o piu' persone
che possono aver avuto un ruolo in questa vicenda, che e'
iniziata ben prima della sera del 16 aprile scorso, quando
l'avvocatessa e' stata sfigurata al volto sulla porta della sua
casa di Pesaro. (AGI)
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