E’ giunto il momento che tutti i sindaci, uniti inizino a chiedere più opportunità e maggiore impegno da parte delle istituzioni, nei confronti dei nostri paesini.
Dobbiamo pretendere che ci vengano garantiti tutti quei servizi Costituzionalmente previsti, “sanità, scuola, trasporti”, anche perché dietro a questi servizi che, lo ricordo, sono previsti dalla nostra Costituzione, ci sono i bisogni delle persone, le loro aspettative.
Ci sono lavoratori, studenti, cittadini, malati che devono raggiungere i luoghi di lavoro, le scuole, gli ospedali, ecc., gente che paga le tasse e che ha tutti i diritti di pretendere servizi.
“Non mi stancherò mai di dire – ha dichiarato il sindaco Venosini- che noi amministratori dobbiamo unirci e abbandonare le appartenenze politiche, dobbiamo sottoscrivere un patto e costruire uniti un progetto strategico, solo così potremmo riportare e mantenere nei nostri territorio servizi come: sanità, scuola, trasporti, uffici postali, caserme dei carabinieri, banche, ecc.. Tutti insieme, sindaci di centro sinistra, di centro destra e delle liste civiche, dobbiamo pensare ai bisogni degli anziani, delle famiglie, dei bambini, delle mamme lavoratrici, dei ragazzi che hanno scelto coraggiosamente, è proprio il caso di dirlo, di rimanere a vivere in questi luoghi semplicemente perché qui sono nati e amano il loro paese natio.
Oggi, però si chiedono: “Ma se la Costituzione prevede la presenza dei servizi minimi come la scuola, la sanità, i trasporti, ecc. perché le istituzioni, regionali ci negano queste opportunità?”
Di fronte a tagli cosi impegnativi, continuare a vivere nei piccoli paesini delle aree interne del vastese diventa problematico, infatti, si stanno creando tutte le condizioni e le motivazioni per un massiccio spopolamento di queste aree in favore dei centri costieri, basta leggere i dati dell’ultimo censimento ISTAT del 2011.
Tagliare i servizi, in questi paesini del vastese comporta inevitabilmente l’abbandono di un pezzo di Terra d’Abruzzo, che ha contribuito a fare la storia della nostra regione.
Chiedo come sindaco di un piccolo comune, Celenza sul Trigno, che la politica tutta trovi l’unità su quello che dovrebbe essere un punto fermo del nostro agire amministrativo, cioè lo sviluppo delle aree interne.
Per questo, impegniamoci insieme nel garantire a tutti i cittadini almeno i servizi minimi, Costituzionalmente previsti, impediamo che le famiglie e i giovani che sono il futuro delle nostre aree abbandonino i piccoli paesini, lavoriamo affinché il nostro territorio sia attrattivo, in una prospettiva concreta e solida, che apra possibilità e opportunità di lavoro in settori come il turismo rurale, ambientale, ecc..
Solo uniti creeremo le condizioni per arrestare lo spopolamento, perciò chiediamo insieme un impegno anche ai sindaci e consiglieri di maggioranza ed di opposizione dei comuni di Vasto e San Salvo. Molti di loro sono nati nei piccoli paesini dell’alto vastese e a tutti dobbiamo chiedere un impegno, un patto di sussidiarietà verso i nostri territori svantaggiati geograficamente e in difficoltà.”