Hanno bombardato l’Alto Molise con i droni. Oppure si tratta di un progetto della Provincia pentra per la riscoperta di asini e muli come “mezzi” di trasporto.
E’ quello che viene da pensare transitando, o meglio tentando di farlo, lungo la Sp 86, unico collegamento tra Abruzzo e Molise prima dell’apertura del viadotto sul Sente. Una strada divenuta secondaria, sicuramente, ma comunque importante e la cui manutenzione è stata semplicemente dimenticata dagli enti preposti. Tradotto, dalla Provincia di Isernia.
Se per una qualsiasi ragione il viadotto Sente venisse chiuso, si ricordino le preoccupazioni degli anni scorsi per la presunta torsione di un pilastro, il percorso alternativo sarebbe proprio quella mulattiera raccontata dalle foto pubblicate on line dal reportage di Giovanni Giaccio. Crepe che dividono l’asfalto da un estremo all’altro della carreggiata. Buche e voragini, dossi e
avvallamenti. Un percorso di guerra, appunto, una situazione ben oltre il limite del tollerabile.
Cosa fa la Provincia di Isernia? L’ente vanta tecnici di primo livello che provengono proprio dall’Alto Molise. Quella strada la conoscono bene.
Inoltre, vale la pena ricordarlo, il tratto gestito dall’altra Provincia, quella cugina di Chieti, non è così malmesso. Per la serie in Molise ci dobbiamo sempre far riconoscere.