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Sanità: Regioni in piano rientro, su LEA e prevenzione c'è molto da fare

redazione
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Sanita': Regioni in piano rientro, su LEA e prevenzione molto da fare =
(ASCA) - Roma, 29 mag - Erogazione adeguata dei Livelli
Essenziali di Assistenza,  assistenza residenziale e
semiresidenziale per pazienti anziani e pazienti terminali
con organizzazione di posti letto in Hospice, assistenza
nelle Cure Palliative, verifica della tipologia e della
qualita' delle prestazioni erogate, miglioramento e
incremento dei programmi di prevenzione e screening
oncologico: sono questi i nodi da sciogliere nelle Regioni
(Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Piemonte, Puglia
e Sicilia) per le quali e' in corso di attuazione un Piano di
Rientro dai disavanzi in Sanita'.
   Lo ha spiegato stamane Francesco Bevere, direttore
generale della programmazione sanitaria del ministero della
Salute, nel corso dell'Audizione informale svoltasi in
Commissione Igiene e Sanita' al Senato. E anche se Abruzzo,
Molise e Calabria non hanno ancora trasmesso la bozza
operativa relativa ai programmi per 2013-2015, in tutte le
regioni si registrano miglioramenti nell'andamento dei
conti.
A cominciare dal decremento dell'ospedalizzazione totale, con
consistenti riduzioni, sia del ricorso a ricoveri ad alto
rischio di inappropriatezza, sia all'ospedalizzazione della
popolazione ultrasettantacinquenne (con l'eccezione del
Molise, dove ''il tasso di ospedalizzazione della popolazione
ultra-settantacinquenne si mantiene piu' elevato del valore
medio nazionale, senza mostrare segnali di riduzione'').
Alla quale, pero', fa' da contraltare una generale carenza di
posti letto per la riabilitazione e la lungodegenza
post-acuzie ed una dotazione insufficiente di posti letto
presso RSA per anziani. Carenze si registrano anche
relativamente all'erogazione di assistenza territoriale.
   Molto da fare, ancora in Abruzzo, Calabria, Campania,
Lazio, Puglia e Sicilia per quanto riguarda la prevenzione,
con particolare riferimento all'area degli screening
oncologici.
   In generale la dettagliata relazione di Bevere ha posto
l'accento sui numerosi aspetti positivi e i risultati
raggiunti dalle Regioni in piano di rientro (migliore
gestione delle strutture sanitarie, punti nascita,
razionalizzazione della spesa farmaceutica...), ma fra le
innumerevoli criticita' ha segnalato in piu' di un caso la
non completa o insufficiente riorganizzazione della rete
ospedaliera, contenziosi con le strutture private accreditate
e, per quanto riguarda la Calabria, ''carenza di
comportamento collaborativo tra struttura regionale,
Commissario e Sub commissari''.
mpd/

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