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Medaglia d'onore al deportato Felice di Celenza

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CELENZA SUL TRIGNO - La Repubblica celebra il ricordo dei suoi martiri e Celenza sul Trigno, ancora una volta, balza in evidenza.

In occasione del 67° anniversario della fondazione della Repubblica, nella giornata del prossimo 2 giugno, a Chieti, si terrà una cerimonia  istituzionale, definita «sobria» dalla Prefettura in ragione della «difficile congiuntura economica che richiede un clima di rigore e di contenimento delle spese».
Per questo la cerimonia «si svolgerà con estrema sobrietà», assicurano dal Palazzo del Governo, «inoltre non avrà luogo il tradizionale ricevimento serale», quello a spese dei contribuenti, tanto per essere chiari.
Dopo il raduno dei partecipanti in Piazza Mazzini, all’ingresso della Villa Comunale, fissato per le 10, alle ore 11 verrà data lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, già noto per la sua proverbiale «sobrietà», seguita dall’allocuzione del Prefetto.
Subito dopo ci sarà la consegna delle “Medaglie d’Onore” ai deportati, delle onorificenze dell’Ordine al “Merito della Repubblica Italiana” e dei riconoscimenti al personale della Polizia di Stato.
Particolare importante sarà la consegna delle medaglie d’onore, riconoscimento istituito con legge 296/2006 e conferito dal Capo dello Stato ai cittadini italiani, militari e civili, deportati nei lager nazisti, e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra e ai familiari dei deceduti. Unico rappresentante del Vastese insignito della medaglia d’onore è Luigi Orlando Felice, deceduto, internato in Germania dal 12/9/1943 al 21/4/1945. A ritirare la medaglia il figlio Giuseppe Felice accompagnato dal sindaco del Comune di Celenza sul Trigno, Andrea Venosini.
Tra le onorificenze dell’ordine “al merito della Repubblica italiana” che saranno assegnate spicca quella di grande ufficiale concessa all’arcivescovo di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte. 
 

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