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Ospedale, fatti non pugnette

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Uno “sbomballone” (gergo usato in ambito giornalistico per definire un racconto noioso che non appassiona i lettori) in word di 3056 battute, spazi esclusi, per dire che lavorano giorno e notte, che fanno straordinari non retribuiti, che tolgono tempo prezioso alla famiglia, che più di quello non possono fare. Il tutto per salvaguardare dal tracollo l’ospedale San Francesco Caracciolo. E’ quanto afferma il vice-sindaco di Agnone, Maurizio Cacciavillani in risposta al nostro editoriale “Caracciolo: blocco operatorio al collasso. L’imbarazzante silenzio di politici, sindacati e comitati”. Non siamo avvezzi o inclini a replicare a post lasciati sulla rete. Al contrario siamo abituati a rispondere a note ufficiali o comunicati stampa (forse non sanno neppure cosa siano), tuttavia in questa circostanza sentiamo il dovere di fare uno strappo alla regola. Ebbene per mano di Cacciavillani apprendiamo che i nostri lungimiranti amministratori pur di ergersi a protagonisti stanno facendo di tutto, ovvero l’impossibile, per salvare la struttura sanitaria di frontiera. Come? Con incontri, tavoli tecnici, delibere, ricorsi al Tar. Pugnette direbbe l’assessore Cangini di Zelig, in arte Paolo Cevoli. Chiacchiere e distintivo, suggerirebbe Robert De Niro. I fatti stanno a zero, aggiungiamo noi.  Perché sapete qual è il risultato delle baggianate dette da Cacciavillani? “Mercoledì (4 giugno, ndr) mi fanno operare”, è quanto ammesso dal primario di Chirurgia, Nicola Javicoli, interpellato da altomolise.net nella giornata di ieri in merito alla problematica del blocco operatorio per mancanza di anestesisti. Come a dire: per intercessione della Vergine Maria quella che dovrebbe essere routine quotidiana diventa una sorta di miracolo. E allora di cosa parliamo? Di incontri, tavoli tecnici e di belle parole che non servono a niente se non surrogate da azioni concrete. Ma a Cacciavillani probabilmente va bene così. Lui, è uno di quelli che pur di apparire farebbe carte false (a proposito perché non fa parlare l’assessore di competenza?), poi non importa se di fattivo resta lo zero assoluto. Di incontri e tavoli tecnici se ne possono fare a milioni, di ricorsi al Tar a miliardi, ma se poi l’ospedale di Agnone ha un solo ortopedico, la Radiologia funziona 15 giorni al mese, in Dialisi e nel laboratorio Analisi esiste un solo medico, sette portantini sono stati licenziati, il punto nascita spazzato via con un colpo di spugna, la sala operatoria rischia di chiudere, ecc., ecc., di cosa cavolo parliamo? Cacciavillani, ma ci faccia il piacere! Abbia l’onestà intellettuale di stare in silenzio e lavorare davvero per risolvere i problemi. A patto che ne sia capace. Visti gli ultimi risultati ne dubitiamo, intanto il suo “sbomballone” non può che farci sorridere per l’effimero raccontato.

 

 

 

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