AGNONE - Troppo ghiotta l’occasione di avere il direttore Dino Boffo a tiro per non fare una domanda sul recente caso mediatico sollevato proprio dalle immagini di Tv 2000, quello del presunto esorcismo praticato da Papa Francesco su un giovane in carrozzella.

Direttore Boffo, perché in diretta tv ha quasi chiesto scusa ai telespettatori per aver sollevato, involontariamente, un caso mediatico sul presunto esorcismo del Papa? Finalmente in tv e sui giornali si parla della realtà del Diavolo e lei addirittura minimizza?
«Il dato dirimente, in queste questioni di cui tra l’altro non sono esperto, è la volontà di chi compie quei gesti. Solo il Papa può sapere se a quel giovane ha praticato un esorcismo vero e proprio o una più semplice preghiera di liberazione. Certo ho capito subito, guardando le immagini del Papa, che si trattava di gesti non consueti. Il portavoce del Vaticano, padre Lombardi, ha poi comunicato che si è trattato di una semplice preghiera di liberazione. Ne ho preso atto e come direttore, assumendomi tutta la responsabilità di quanto accaduto, ho chiesto scusa ai telespettatori per aver dato un’informazione solo parzialmente corrispondente alla verità. Tutto qui. Il caso mediatico lo hanno creato gli altri giornali. A volte un direttore può anche fare la figura del pirla,  non è mica un problema».