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Mazzuto: Taglino tredici rappresentanti del Governo al posto delle 107 Province

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Abolizione delle Province, il dibattito impazza. Interviene sulla vicenda il presidente dell'ente pentro, Luigi Mazzuto.

 

“Le dichiarazioni del parlamentare molisano On. Danilo Leva in merito all’abolizione delle Province offendono in primis il nome di quanti, prima di lui, in quella stessa aula di Parlamento, si sono battuti perché anche in Molise i cittadini potessero vedersi riconosciuti diritti e servizi che gli enti provinciali hanno assicurato in tutti questi anni di attività. E oltre alla mancanza di rispetto nei riguardi dei suoi predecessori, dimostra di non condividerne prerogative e capacità nella garanzia al popolo molisano di una adeguata rappresentanza. Vada Danilo Leva a interpellare sul ruolo degli enti provinciali i presidenti delle province che, come lui, si riconoscono tra le fila del Partito Democratico e ci riferisca se gli stessi condividono la sua posizione. Oppure consulti al riguardo l’On. Edilio Petrocelli. Ricordi l’On. Leva che il costo della democrazia rappresentativa di tutte le 107 province italiane grava quanto la spesa per il mantenimento di soltanto tredici parlamentari, come da studi effettuati dall’Università Bocconi. Non credo, però, che il peso di 107 province italiane, con i molteplici servizi che dispensano sul territorio, sia equivalente all’attività svolta da tredici parlamentari. Taglino dunque tredici rappresentanti del Governo, piuttosto che 107 province! È davvero un peccato che l’On. Leva, non appena varcata la soglia di Montecitorio, abbia dimenticato da dove proviene e la depressione economica, sociale e culturale che si scatenerebbe sul suo territorio e a danno dei suoi concittadini a seguito della cancellazione delle province in Molise. Daremo battaglia contro tutto e contro tutti quanti si opporranno all’esistenza di questi enti. Quanto ai 17 milioni e mezzo di euro per i quali l’ufficio legale della Provincia di Isernia ha emesso un decreto ingiuntivo nei confronti del Ministero dell’Interno, sarebbe stato sufficiente che Danilo Leva si accertasse della veridicità di tale ammanco presso il settore finanziario dell’ente. A tal proposito, inoltre, si registra l’ennesimo tentativo da parte dello Stato italiano di riconoscere maggiore dignità a quelle regioni che già godono di vantaggi perché rappresentate da interlocutori di una certa caratura, a scapito delle aree più depresse del Paese. Basti pensare che, mentre Isernia vanta 17 milioni e mezzo di crediti, la provincia di Milano ne vanta 28 milioni di euro. Uno squilibrio che evidenzia chiaramente l’intento del Governo centrale di cancellare l’identità politica e amministrativa dei territori più deboli”.

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