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"Caracciolo, il ricorso al Tar si farà". La giunta Carosella replica all'associazione 'Insieme'

In una nota stampa l'amministrazione comunale rispedisce al mittente le accuse di immobilismo sulla vicenda dell'ospedale

redazione
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La giunta comunale Carosella respinge le accuse mosse dall’associazione politico – culturale ‘Insieme’ in merito all’immobilismo sulla vicenda dell’ospedale 'San Francesco Caracciolo'. In cinque punti la nota stampa a firma della giunta chiarisce l’opera messa in campo dagli amministratori compreso l’aver dato mandato all’avvocato Franco Cianci, legale del comitato Articolo 32, di presentare ricorso al Tar Molise, passaggio questo che ha innescato il botta e risposta con l’associazione ‘Insieme’.

Ecco la nota stampa integrale dell’amministrazione:

E’ con un certo stupore che si prende atto delle dichiarazioni a mezzo stampa dell’associazione “Insieme” presieduta dall’avv. Nadia Romano: le accuse rivolte all’ Amministrazione di attendismo ed incapacità relative alla situazione dell’ospedale S. F. Caracciolo sono totalmente infondate. I dati di fatto sono in verità noti: 1) l’ Amministrazione comunale di Agnone si è fatta promotore di un incontro con le associazioni e organismi territoriali da cui emerse la necessità del ricorso giuridico per tutelare la sanità alto molisana (ed a cui fu presente anche la presidente dell’ associazione “Insieme”); 2) la stessa Amministrazione ha raccolto le adesioni delle Amministrazioni comunali limitrofe al fine di rendere “corposo” il ricorso; 3) l’Amministrazione ha dato mandato all’ avv Cianci e collaboratori al fine di redigere il ricorso da presentare al TAR; 4) il ricorso non è stato ancora inoltrato perché il Piano Sanitario Regionale avverso cui si ricorre non è stato ancora ufficializzato tramite la sua pubblicazione sul Bollettino Regionale (anche se i contenuti in modo ufficiosi sono noti nelle loro linee essenziali dall’ ottobre dello scorso anno); 5) l’associazione “Insieme” si è in pratica “chiamata fuori” col suo manifesto affisso ultimamente in cui ha attaccato con violenza una linea di condotta a cui aveva dato il suo placet. Pur se all’esterno possa sembrare che l’Amministrazione sia rimasta in standby in quanto in attesa di atti ufficiali, tutti i soggetti istituzionali coinvolti sono stati “attenzionati” tramite canali informali in questa fase di transizione fra vecchio e nuovo governo regionale al fine di mantenere alta la guardia. Infine una precisazione: i processi di riorganizzazione interna che stanno avvenendo nel nostro ospedale (ed in tutta l’ASREM) in questo periodo ineriscono il potere organizzatorio della Direzione Generale (anche in assenza di nuovi atti programmatori) esulando dalle capacità diretta di intervento di una Amministrazione comunale il cui impegno primario è quello che ai cittadini venga assicurata un’assistenza adeguata qualunque sia la sua strutturazione organizzativa che viene stabilita dall’organo regionale (e nel momento attuale dal Commissario ad acta). Ed è quello che si sta facendo! The last but not the least: gli attacchi rivolti al vicesindaco Cacciavillani (ed indirettamente all’assessore alla Sanità Attademo che verrebbe “surrogato” nella sua funzione) colpiscono in realtà tutta la Giunta poiché (se non si è ancora capito) le decisioni sono prese in modo collegiale. Ad ogni buon conto, l’Amministrazione è intenzionata a proseguire sulla strada intrapresa tutelando il diritto fondamentale alla salute dei suoi cittadini e dei comuni limitrofi e bandendo qualsiasi forma di strumentalizzazione.

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