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Cicchillitti pronto a rendere esecutivo lo sfratto alla Pro-loco

Il sindaco di Castelguidone determinato a riprendersi i locali pubblici concessi all'associazione

redazione
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CASTELGUIDONE - Dal sindaco di Castelguidone, Mario Cicchillitti, riceviamo e pubblichiamo integralmente la seguente nota in merito ai problemi tra amministrazione comunale e Pro-loco. "Notizie apparse sulla stampa locale hanno collegato la lettera del sindaco di Castelguidone sui rapporti Amministrazione comunale – Pro Loco con il malore che ha colto la presidente della stessa Associazione. In realtà i due eventi non sono collegati. Infatti la missiva è stata consegnata alle 9,30 del mattino del 13 agosto scorso (come dimostra la dichiarazione del messo comunale sottoscritta dalla ricevente) ed il malore ha colto la dottoressa Di Stefano in tarda mattinata. Inoltre la lettera non ha contenuti personali diretti alla presidente, ma dettaglia in modo circostanziato fatti e politiche messe in atto dall’intera Pro Loco di Castelguidone. Il sindaco, nell’augurare una pronta guarigione alla dottoressa Di Stefano, ribadisce che il provvedimento assunto dall’Amministrazione comunale è derivato da quanto la stessa Pro Loco ha voluto mettere in atto, nonostante la natura e lo statuto di tale associazione prevedano una stretta collaborazione con il Comune per fini istituzionali e di promozione turistica e culturale. Del resto la gran parte degli statuti prevedono la presenza d’ufficio del sindaco pro tempore nel direttivo. Lo statuto di Castelguidone non prevede tale presenza e né il sottoscritto ha voluto aderire individualmente proprio per evitare forzature, ma ciò non vuol dire che l’Amministrazione deve diventare bersaglio costante dell’Associazione. Che collaborazione ci può essere a Castelguidone dopo quanto la Pro Loco ha fatto e sta facendo contro l’Amministrazione ? E che collaborazione ci può essere se il sindaco è addirittura costretto a chiamare i carabinieri perché viene fisicamente minacciato nel suo ufficio dai dirigenti della stessa Associazione ? E soprattutto che collaborazione ci può essere se non vengono forniti documenti che il sottoscritto richiede come sindaco? Sul sito del giornalista Francesco Bottone, che sa sempre tutto e ben prima degli interlocutori istituzionali, si legge che la presidente Di Stefano avrebbe dato disposizione di non riconsegnare i locali. Speriamo che così non sia. Ma se è vero, è chiaro che il Comune farà quanto le leggi prevedono per tradurre in fatti la dichiarata volontà amministrativa. Del resto tutti possono comprendere che il provvedimento emesso e contenuto nella lettera del 12 agosto è motivato e soprattutto determinato dall’ostilità nei confronti dell’Amministrazione comunale da parte della Pro Loco, che si invita nuovamente ad abbandonare atteggiamenti e finalità politiche, per occuparsi di concerto col Comune di turismo e cultura, come prevedono lo statuto e le leggi che regolano la materia".
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