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Regionali, l'Abruzzo al voto a maggio

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L’Avvocatura dello Stato ha dato parere favorevole sul voto in Abruzzo per il 25 e 26 maggio in concomitanza con le elezioni europee.
Il quesito era stato posto dai vertici del ministero dell’Interno al quale si erano rivolti il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, e quello del Consiglio, Nazario Pagano. A riferire del pronunciamento è lo stesso Pagano, che si era già espresso per far slittare il voto in modo da ottenere un risparmio di risorse e favorire l’affluenza alle urne.
Polemico il commento della senatrice del Pd Stefania Pezzopane. «La Regione viene consegnata ad una paralisi visto che, come chiarisce il parere dell’Avvocatura dello Stato, dalla scadenza naturale del Consiglio regionale, a metà dicembre, fino alla proclamazione dei nuovi eletti, il Presidente della Giunta e il Consiglio regionale si dovrebbero limitare agli atti di ratifica delle direttive europee, all’ordinaria amministrazione e agli atti urgenti ed indifferibili. Votare a maggio, quindi, implica per i consiglieri una proroga delle attività da marzo a maggio, cosa che consentirebbe loro di avere sei mesi di stipendio in più e di rinviare di sei mesi il taglio da 45 a 31 dei consiglieri regionali. E questo solo per gestire l’ordinaria amministrazione, e quindi in un regime di attività molto inferiore al normale».                                                                       

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